BOLZANO. Cercano dieci persone tra capireparto, addetti agli acquisti e tecnici. Ma hanno una notevole difficoltà a trovarle. Il datore di lavoro è in questo caso Aspiag Service, società che opera nella grande distribuzione e con sede legale a Bolzano. I marchi sono quelli conosciuti in tutti il Nordest. Tra gli altri Despar, Eurospar e Interspar.

Gli antefatti. Il colosso della grande distribuzione progetta un nuovo polo logistico interamente dedicato all’agroalimentare a Monselice (Padova). Lavori già in corso su un’area di 32 ettari. Ci lavoreranno 450 persone, di cui un centinaio da assumere ex novo. Tra queste anche le dieci figure professionali che non si trovano. Con l’assunzione, però, è previsto un periodo di due anni da trascorrere a Bolzano per la formazione, prima di prendere servizio a Monselice nel 2020, quando il nuovo polo agroalimentare dovrebbe essere pronto. «Abbiamo incontrato più di 200 candidati, ma ad oggi soltanto in due hanno accettato. Eppure proponiamo stipendi in linea con il settore o anche leggermente superiori. Ed a Bolzano l’alloggio è spesato», spiega Harald Antley, uno degli amministratori delegati della società che fa capo al gruppo austriaco Spar, raccontando la vicenda al quotidiano Il Mattino di Padova.

Morale della favola, in tempi in cui - almeno secondo le statistiche ed il comune sentire - in Italia la mancanza di posti di lavoro è uno dei temi sempre all’ordine del giorno, non si trovano persone disposte a stare lontane da casa per un paio d’anni. Neppure se l’impresa ti paga anche l’affitto dell’abitazione. Un paradosso per lo stesso Antley, ricordando l’investimento di 163 milioni di euro nel nuovo polo agroalimentare (solo nella prima fase). Tra il resto - all’interno del progetto complessivo - la società finanzierà anche un nuovo casello autostradale per migliorare la viabilità di tutta la zona.

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