L’export sale a 1,15 miliardi con una crescita del 7,4% 

Più della metà dei prodotti altoatesini finisce in Germania, Austria e Svizzera L’aumento si registra sia nei Paesi Ue (8,8%) che nel resto del mondo (3,8%)


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Export ancora in espansione, anche nel terzo trimestre 2017. Secondo l’istituto provinciale di statistica (Astat) le esportazioni altoatesine sono state pari a 1.155 milioni di euro. Nei confronti del corrispondente trimestre del 2016 si registra un aumento del 7,4%. La variazione congiunturale, ovvero lo sviluppo nei confronti del 2° trimestre 2017 (caratterizzato dalla stagionalità dei flussi di esportazione), registra invece un calo del 5,6%. Le esportazioni verso gli Stati dell’Unione europea crescono dell’8,8%, mentre salgono del 3,8 % quelle dirette al di fuori di essa. A livello di prodotti si registrano un incremento, tra gli altri, nel settore Mezzi di trasporto (+37,5%).

I Paesi europei verso cui si esporta maggiormente rimangono la Germania (33,6%), l’Austria (11,7%) e la Svizzera (6,2%). In tali nazioni fluisce oltre la metà di tutte le esportazioni (51,5%). Al di fuori dell’Europa la quota maggiore delle esportazioni è diretta verso Asia (9,8%) e America (6,1%). Circa due terzi delle merci destinate al continente americano sono dirette verso gli Stati Uniti che, con il 3,9% dell’export totale, rappresentano il quinto mercato di sbocco in assoluto per le merci altoatesine. Le esportazioni verso gli Stati dell’Unione europea crescono dell’8,8 per cento rispetto al 3° trimestre 2016. Il valore della Germania, mercato più significativo per l’export altoatesino, sale del 4,6%; l’Austria, secondo mercato più importante, registra un incremento più netto (+8,0%). Allargando l’analisi agli altri tra i dieci maggiori mercati di sbocco, l’aumento più consistente è quello della Polonia (+66,8%), seguito da Svezia (+56,2%), Belgio (+26,8 %) e Paesi Bassi (+18,0%); la Spagna registra l’unico calo (-11,6%).

In termini assoluti, gli aumenti più consistenti sono quelli registrati da Germania (+17 milioni di euro), Svezia (+11,3 milioni di euro) e Austria (+10 milioni di euro), mentre la flessione nettamente più vistosa è quella della Spagna (-4,2 milioni di euro). Sul fronte delle esportazioni verso i paesi extra-Ue si registra un aumento più contenuto (+3,8%) rispetto ai paesi dell’Unione europea. Cresce sensibilmente l’export verso i paesi europei non Ue (+13,3%): in particolare si registra una forte ripresa dell’export verso la Russia (+137,9%, pari a +5,0 milioni di euro), mentre resta quasi stabile quello verso la Svizzera. Le esportazioni verso gli altri continenti calano leggermente (-0,8%): in particolare si evidenzia un crollo delle esportazioni verso l’Africa (-32,9%), mentre aumenta il volume delle merci dirette verso l’Asia (+7,7%). La diminuzione delle esportazioni verso l’America (-2,1%) risente della forte contrazione dei volumi delle merci dirette verso gli Stati Uniti (-15,0%). In tema di prodotti la maggiore quota di esportazione è ascrivibile ai macchinari ed apparecchi non classificati altrove con il 20,8%, sul totale, seguiti dai prodotti alimentari, bevande e tabacco con il 18,9% e dai mezzi di trasporto (13,1%). Seguono metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (13,0%) e prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca (9,9%). Infine i due settori principali evidenziano un aumento: macchinari e apparecchi (+27,3%, pari a +51,6 milioni di euro), mezzi di trasporto (+37,5%, pari a +41,3 milioni di euro), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+3,7%, pari +7,9 milioni di euro).













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