Raiffeisen: bene la possibilità di non fare il gruppo unico

BOLZANO. Il governo prova a chiudere in extremis le modifiche alla riforma delle Bcc introducendo alcune correzioni ma senza scardinarne i principi base, primo fra tutti l’adesione ai gruppi unici....



BOLZANO. Il governo prova a chiudere in extremis le modifiche alla riforma delle Bcc introducendo alcune correzioni ma senza scardinarne i principi base, primo fra tutti l’adesione ai gruppi unici. La possibilità di optare per i sistemi di tutela sul modello tedesco infatti dovrebbe essere limitato, come emerso già l’altro ieri, solo al Trentino Alto Adige. Gli emendamenti della Lega che estendevano questa facoltà a tutte le Bcc (banche di credito cooperativo), e che «de facto» svuotavano la riforma, saranno sostituiti da un provvedimento più limitato.

La possibilità aveva provocato preoccupazione e sconcerto nel mondo cooperativo, oramai incamminato verso l’attuazione della riforma e la partenza dei gruppi unici (Iccrea, Cassa Centrale e Raiffeisen) prevista a fine anno o inizio 2019. Un intervento simile avrebbe scompaginato un lavoro che dura da quasi due anni oltre ad andare contro le indicazioni delle autorità di vigilanza, italiane ed europee e dell’Fmi. Anche Federcasse e Confocooperative, che pure avevano apprezzato le modifiche introdotte dal governo giallo-verde a luglio con il Milleproroghe, ispirate in buona parte ai loro suggerimenti, hanno chiesto con un comunicato ufficiale di «non destabilizzare» il credito cooperativo già alle prese con gli effetti dell’alto spread e di andare avanti con una «piena attuazione» della riforma. La maggioranza di governo, come ha annunciato il ministro Fraccaro, ha comunque approvato in Commissione Finanze alla Camera una misura che permette alle banche e assicurazioni non quotate di non valutare a valori di mercato i titoli di Stato in portafoglio. La possibilità per le Raiffeisen di non dover formare il gruppo unico, è vista di buon occhio dal presidente della federazione Raiffeisen, Herbert von Leon. Quest’ultimo si augura che il Senato approvi la novità per la nostra regione, visto che in Alto Adige molte Casse Raiffeisen non erano favorevoli ad avere come capogruppo la Cassa Centrale Raiffeisen.













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