«Ridurre il cuneo fiscale e snellire la burocrazia» 

Le richieste al nuovo governo. Gli artigiani Cna chiedono anche un miglior accesso al credito L’Unione: «No all’aumento dell’Iva e sì all’introduzione di una tassa per i grandi gruppi online»



Bolzano. «Giudicheremo il nuovo governo italiano in base ai fatti concreti», commenta il presidente dell’Unione commercio, Philipp Moser. “Ma possiamo dire fin d’ora che i primi annunci dell’esecutivo lasciano ben sperare”, chiarisce Moser, che fa riferimento soprattutto alle seguenti misure: il mantenimento dell’attuale aliquota Iva e l’introduzione di una Web Tax come riportato nel programma di governo articolato in cinque pagine e 29 punti.

Nel programma è inoltre stabilita l’intenzione di introdurre una nuova equità fiscale per mezzo di una corretta tassazione dell’economia digitale.

“I tempi per l’introduzione di una Web Tax nei confronti dei grandi gruppi online sono certamente maturi. L’obiettivo è invertire la situazione attuale, che, per mezzo dell’ottimizzazione e dello spostamento fiscale in altri Paesi, permette ai giganti del web di versare le imposte sul loro fatturato in altri Paesi”, ribadisce l’Unione. Grazie a una tassa digitale dovrebbero essere chiuse le attuali lacune giuridiche, chiamando gli agglomerati digitali e le piattaforme di intermediazione e commerciali a rispondere delle loro responsabilità. A oggi, le aziende del commercio stazionario hanno un enorme svantaggio concorrenziale rispetto ai colossi online.

L’Unione auspica inoltre che il nuovo governo, nonché il Parlamento, proseguano i lavori sul tema delle aperture domenicali e festive nel commercio al dettaglio. “Come già in passato richiediamo una soluzione autonoma. L’Alto Adige necessità di una normativa locale e una soluzione tagliata su misura delle esigenze del territorio”, ricorda Moser.

I requisiti per una legge provinciale è che, a causa delle nostre specificità, la relativa competenza sia trasferita dallo Stato alla Provincia, che potrebbe così tornare a regolamentare il settore in modo autonomo. La Provincia ha già sottoposto a Roma la relativa norma di attuazione allo Statuto di autonomia. Su questa base è possibile emanare una norma altoatesina autonoma. A questo proposito lascia anche ben sperare il fatto che, nel nuovo programma di governo, siano garantiti il rispetto per le autonomie a statuto speciale e la tutela delle minoranze linguistiche. Questo aspetto è stato più volte confermato personalmente dal presidente del Consiglio dei ministri. «Attendiamo di conoscere le misure concrete che dovranno garantire l’equilibrio tra risanamento dei conti pubblici e sostegno a politiche espansive a partire dal calo della tassazione su famiglie e piccole imprese”. Lo afferma la Cna Trentino Alto Adige, affiancandosi al giudizio della Cna nazionale sul nuovo governo appena entrato in carica.

“È indispensabile – sottolinea Claudio Corrarati, presidente della Cna regionale - destinare risorse e definire progetti per aprire la stagione degli investimenti per colmare il drammatico divario territoriale tra Nord e Sud e assicurare una dotazione infrastrutturale adeguata a un grande Paese industriale, valorizzando le best practice di realtà virtuose come le Province di Bolzano e Trento ad esempio nel campo della formazione, dell’apprendistato, del sostegno all’innovazione”.

Cna Trentino Alto Adige condivide l’affermazione sulla «piena partecipazione dell’Italia alla casa comune europea e sulla necessità di migliorare il Patto di stabilità e crescita per sostenere gli investimenti e scongiurare effetti pro-ciclici nell’ambito di una riforma della governance europea finalizzata a rafforzare la coesione interna e la competitività».













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