Settori economici da accorpare nell’ente pubblico

Bolzano. La Camera di commercio ha analizzato il bilancio provinciale altoatesino e ha elaborato delle proposte di riforma e di risparmio concrete per i diversi settori. Nel 2018 per il capitolo...



Bolzano. La Camera di commercio ha analizzato il bilancio provinciale altoatesino e ha elaborato delle proposte di riforma e di risparmio concrete per i diversi settori. Nel 2018 per il capitolo sviluppo economico e competitività, turismo, agricoltura, politiche agroalimentari e pesca, con oltre 475 milioni di euro, è stato previsto il 7,6% del bilancio provinciale. È necessaria una migliore armonizzazione delle attività, così come dei contributi e delle misure attuate dai vari attori. I procedimenti amministrativi riguardanti l’economia dovrebbero essere digitalizzati e coordinati tra amministrazione provinciale, Comuni e Camera di commercio. Il presidente della Camera di commercio Michl Ebner offre una proposta concreta per aumentare l’efficienza: «Le Ripartizioni Turismo, Innovazione e Artigianato, commercio e industria della Provincia dovrebbero essere accorpate, pur mantenendo i rispettivi uffici. Il mondo dell’economia altoatesina potrebbe, così, rivolgersi a un’unica struttura centrale». Lo sportello unico delle attività produttive (Suap) già attivo dovrebbe proseguire in modo congiunto. Potrebbe, tuttavia, funzionare in modo ancora più efficiente se tutti i procedimenti amministrativi riguardanti le imprese non ancora inclusi nel Suap venissero semplificati e digitalizzati. Tutte le procedure di autorizzazione devono essere esaminate in modo critico. È necessario promuovere un censimento di tutti i controlli che vengono fatti nelle aziende a livello provinciale ed elaborare un catalogo di misure per semplificarli. “L’Alto Adige deve diventare un luogo di ricerca di riferimento negli ambiti di interesse grazie a maggiori finanziamenti per ricerca e sviluppo e per il settore dell’innovazione. Bisognerebbe anche eliminare gli ostacoli burocratici che rendono più difficile l’accesso ai fondi di R&S”, afferma il segretario generale Alfred Aberer.













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