«Sicurezza sul lavoro Servono più risorse per fare i controlli» 

I sindacati: chiediamo alla Provincia di assumere ispettori «Su prevenzione e formazione siamo ad un buon livello» 



BOLZANO. Sicurezza nei luoghi di lavoro. I sindacati chiedono più ispettori in organico, ovvero il potenziamento dei controlli. «Ricordo che quando nel 2010 l’allora ministro del Lavoro Cesare Damiano fece assumere 1.400 ispettori nelle regioni a statuto ordinario, Trento assunse 8 nuovi ispettori, Bolzano nessuno», sottolinea il segretario dell’Uil, Toni Serafini, che ieri mattina a Bolzano ha introdotto i lavori dell’assemblea provinciale dei delegati sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Cgil, Cisl, Uil e Asgb. Dopo le relazioni di Angelo Colombini e di Cinzia Frascheri (entrambi Cisl), le conclusioni sono state tratte da Alfred Ebner, segretario altoatesino Cgil. Obiettivo dei sindacati è anche quello di coinvolgere tutti gli attori in campo per arrivare ad una sistema di prevenzione il migliore possibile.

A livello di numeri (elaborazione Anmil su dati Inail) in Alto Adige le denunce di infortuni sul lavoro sono state 15.196 nel 2016, in calo del 7,5 per cento sul 2012, ma in crescita rispetto al 2015, quanto erano stati 15.029 complessivamente. Dati altalenanti anche per le denunce di infortuni mortali. Lo scorso anno pari a 10: erano 14 l’anno precedente e 11 nel 2012. In forte aumento, invece, le denunce di malattie professionali che nel 2016 sono state 296 contro le 247 del 2015 e le 231 del 2012. «Ognuno deve fare la sua parte, i datori di lavoro che hanno la responsabilità penale, le organizzazioni sindacali ed imprenditotriali, i lavoratori e gli enti pubblici. Siamo profondamente convinti che se veramente si vuole affrontare questa tragica piaga del lavoro, bisogna lavorare a 360 gradi, far leva anche sulla coscienza, sulla conoscenza e sulla cultura degli individui, dei lavoratori e degli imprenditori per far diventare centrale la “cultura della sicurezza”», spiega Serafini. Prevenzione, formazione e controlli: così si esprime quella cultura della sicurezza citata dai sindacati.

«Se sulla prevenzione e sulla formazione anche nella nostra provincia siamo ad un buon livello, anche se si può sempre migliorare, sui controlli ancora non ci siamo. Servono infatti più risorse per la prevenzione e la sicurezza, e questo significa più personale e quindi maggiori controlli sui posti di lavoro. Ma vuol dire anche avere sui posti di lavori puntuali controlli da parte degli enti preposti. E qui uno dei problemi è il basso numero degli ispettori del lavoro a livello provinciale», sottolinea Serafini.

«È da anni che chiediamo alla giunta provinciale di aumentare in maniera significativa l’organico degli ispettori del lavoro, richiesta che ribadiamo con forza anche oggi. In tal modo si potrebbe sicuramente fare un’opera più incisiva di prevenzione e di lotta contro il lavoro nero, che oltre ad essere sfruttamento dei lavoratori, è anche evasione fiscale e previdenziale, e inoltre concorrenza sleale per quelle aziende che correttamente si attengono alle normative», chiudono i sindacati.













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