New york<mc> [testo]la starbucks cinese sbarca a wall street. e l'esordio è con il botto: i titoli di luckin coffe aprono in volata, guadagnando il 46% a 25 dollari per azione, ben oltre i 17 dollari fissati nell'initial public offering, durante la quale ha raccolto 561 milioni di dollari con una valutazione da 3,9 miliardi di dollari. con la quotazione a wall street luckin coffee lancia la sfida ufficiale a starbucks. l'obiettivo della società cinese è sottrarre quote di mercato al colosso americano in cina nonostante la sua giovane età. luckin è stata fondata solo due anni fa ma si è immediatamente imposta sulla scena grazie a un modello di business che la proietta al di là di una tradizionale catena di caffetterie. da molti è infatti considerata una start up tecnologica: i clienti possono ordinare tramite l'app senza usare contanti e vedersi recapitare il loro caffè direttamente in ufficio o a casa nell'arco di 30 minuti. al momento luckin conta su 2.370 punti vendita ma prevede di aprirne altri 2.500 solo quest'anno, continuando il trend di crescita degli ultimi 18 mesi. un boom recente sostenuto dall'appoggio di grandi investitori, quali blackrock, e che si è tradotto in un balzo dei ricavi, quasi quadruplicati nell'ultimo trimestre rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. la spinta sulla crescita ha però costretto luckin ad accumulare perdite per 300 milioni di dollari negli ultimi quattro trimestri. «abbiamo fatto quello che molti farebbero in 15 o 20 anni» afferma il chief financial officer di luckin, reinout schakel. luckin per attirare clienti offre sconti sui suoi prodotti. una strategia che l'amministratore delegato di starbucks, kevin johnson, non ritiene sostenibile.