Milano. <mc>[testo]tim continua a lavorare sul progetto di rete unica e il clima al tavolo con open fiber sembra disteso nonostante i tanti nodi da sciogliere. è presto per la quadra ma il 1 agosto il ceo di luigi gubitosi potrebbe aggiornare il cda sulle discussioni circa la fattibilità dell'operazione, le modalità ed il perimetro del possibile accordo. «c'è da augurarsi che nei prossimi sette anni il settore diventi meno litigioso e si litighi solo quando necessario» dice gubitosi. un obiettivo, quello di «abbassare il livello di conflittualità» indicato anche dall'ad di open fiber, elisabetta ripa. «l'iper conflittualità ci ha portato a ritardare gli investimenti» ha aggiunto ripa.

Mentre gli advisor sono al lavoro sia sulle valutazioni che sullo schema dell'operazione arriva un richiamo teorico da parte di chi si è occupato a lungo di antitrust per la commissione europea. «se l'incumbent controllerà la nuova struttura non solo abbiamo una forte inversione a u ma saremo tornati parecchio indietro» ha detto il presidente dell'agcom, angelo marcello cardani. sul tavolo di via isonzo non è arrivato ancora nessun progetto e cardani precisa quindi di parlare solo in generale. «una operazione di concentrazione e ritorno al monopolio implica la perdita dei benefici concorrenziali» osserva e infatti il nuovo codice europeo delle comunicazioni elettroniche prevede tariffe di accesso favorevoli solo nel caso degli operatori non verticalmente integrati, ossia solo per gli operatori full wholesale come ad esempio open fiber.