Turismo, Idm alla ricerca di nuovi mercati emergenti 

L’iniziativa. Lo scorso anno 911.244 arrivi da questi Paesi, ma serve più internazionalizzazione L’Alto Adige dipende ancora da 4 aree principali: Germania, Austria, Svizzera e resto d’Italia 



Bolzano. Puntare a nuovi mercati, internazionalizzando il turismo altoatesino. Le attività di Idm Alto Adige intendono aumentare proprio la porzione di turisti che non provengono da Germania, Austria, Svizzera e dal resto d’Italia. Sebbene gli arrivi di turisti dai mercati emergenti siano aumentati del 67% negli ultimi dieci anni raggiungendo quota 911.244 nel 2018, c’è ancora una forte dipendenza dai quattro mercati principali. «Per questo puntiamo a far conoscere l’Alto Adige a nuovi ospiti. Far sì che l’Alto Adige sia appetibile anche ai turisti di altri Paesi ci aiuta a dipendere meno dai mercati tradizionali e a tutelarci da eventuali flessioni al loro interno», osserva il presidente di Idm, Hansi Pichler. Per raggiungere questo scopo, Idm usa tre diversi canali: le campagne marketing, le pubbliche relazioni con la stampa e gli influencer e le attività con gli operatori turistici.

Le campagne marketing di Idm e le iniziative con la stampa e gli influencer per internazionalizzare il turismo in Alto Adige si concentrano su sei mercati di sviluppo, definiti in seguito a ricerche di mercato e analisi approfondite: Francia, Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica Ceca e Polonia. In questi Paesi Idm realizza delle campagne pubblicitarie legate ai temi turistici dell’Alto Adige: i temi portanti sono lo sci per l’inverno e l’escursionismo e il ciclismo per l’estate, affiancati in ciascun mercato da temi selezionati: nella campagna marketing estiva in Regno Unito, per esempio, si aggiungono l’enogastronomia e il wellness. Attraverso eventi e viaggi stampa Idm informa inoltre i giornalisti e i blogger e propone loro spunti per articoli, servizi e post. Nelle attività con i tour operator ai sei Paesi si aggiungono altri mercati: anche in Russia, negli Stati Uniti e in Scandinavia Idm punta sugli operatori turistici. In questi Paesi, infatti, diverse persone possono apprezzare l’Alto Adige, ma sono difficili da raggiungere attraverso il marketing tradizionale. «Allacciare buoni contatti con i tour operator è, invece, un ottimo modo per accedere a un nuovo mercato e raggiungere una nicchia specifica», spiega Margit Meraner, responsabile del reparto Sales Tourism di Idm. Per questo si organizzano eventi informativi e incontri come la recente serata a Stoccolma, che ha visto gli operatori turistici svedesi cimentarsi anche in una gara a base di canederli e tagliolini sotto l’occhio vigile dello chef altoatesino Philipp Fallmerayer. L’inverno e la gastronomia dell’Alto Adige saranno al centro della scena a Denver, dove l’11 aprile Idm e Dolomiti Superski organizzeranno un evento con i tour operator locali specializzati in attività all’aperto.













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Valeria Frangipane

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