Utile netto di 7,7 milioni ma niente dividendi ai soci

Si è preferito consolidare le riserve, via libera al bilancio 2016: confermato il cda Il presidente Michaeler: «In futuro vogliamo aumentare la redditività»


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Niente dividendi per gli azionisti di Banca popolare-Volksbank. L’utile netto 2016, pari a 7,7 milioni di euro, andrà a consolidare le riserve. Confermato anche il consiglio d’amministrazione, con il via libera al bilancio dello scorso anno. Si tratta di alcune delle decisioni prese ieri dall’assemblea dei soci - un migliaio i presenti - che si è tenuta a Bolzano. La prima dell’istituto bancario nella sua nuova forma giuridica di società per azioni. Il presidente Otmar Michaeler e il direttore generale Johannes Schneebacher hanno riferito in merito alla trasformazione in Spa e ai risultati dell’esercizio 2016, tracciando uno sguardo sull’anno in corso.

Il punto saliente dell’esercizio 2016 è stata la trasformazione di Volksbank in società per azioni. «È cambiata la forma giuridica ma il nostro modello di business di banca regionale profondamente radicata in Alto Adige e nel Nord-Est d’Italia rimane immutato», commenta Michaeler. Nel complesso l’esercizio 2016 si è chiuso positivamente, soprattutto per quanto riguarda il «core business». I volumi sono cresciuti, margine di interesse e le commissioni nette si sono mantenuti su un buon livello. «Siamo certamente contenti di aver conseguito un’utile per il 2016, tuttavia non siamo soddisfatti. Il nostro obiettivo è di rendere Volksbank ancora più forte, aumentando la redditività», sottolinea Michaeler. L’attivo di bilancio ha raggiunto i 9,3 miliardi di euro. Il patrimonio netto, con 861 milioni di euro, ha toccato il suo livello finora più alto. Il Cet 1 Ratio si è posizionato all’11,7%, situandosi quindi ampiamente al di sopra dei requisiti normativi minimi previsti. Il numero dei soci è salito a 59.900, dato relativo al 31 dicembre scorso.

Il periodo utile per esercitare il diritto di opzione e di prelazione sulle azioni oggetto di recesso (in seguito alla trasformazione in spa) è stato prorogato fino al 21 aprile. L’assemblea ha deliberato che le azioni eventualmente non acquistate dai soci in virtù del loro diritto di opzione e prelazione entro il 21 aprile e neppure collocate a possibili terzi interessati verranno riacquistate dalla Volksbank - subordinatamente ad autorizzazione di Banca d’Italia - per poter essere successivamente alienate. «In questo modo Banca popolare - Volksbank intende garantire il rimborso entro i termini di legge e concludere il procedimento di liquidazione», spiega Michaeler. La negoziazione delle azioni riprenderà presumibilmente a partire da metà giugno sul sistema multilaterale di negoziazione Hi-Mtf.

Nell’ambito dell’assemblea dei soci è stato eletto il nuovo consiglio di amministrazione, con la conferma degli attuali consiglieri: Otmar Michaeler, Lorenzo Salvà, Maria Giovanna Cabion, Marcello Alberti, Lorenzo Bertacco, David Covi, Philip Froschmayr, Lukas Ladurner, Alessandro Marzola, Giuseppe Padovan, Margit Tauber e Gregor Wierer restano in carica fino al 2019. Il cda ha poi confermato Otmar Michaeler come presidente e Maria Giovanna Cabion e Lorenzo Salvà come vicepresidenti.













Altre notizie

Attualità