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Zagabria onora maglia e ghiaccio, al Palaonda applausi ai croati sconfitti 11-0

Una serata surreale quella vissuta al Palaonda, che poco ha avuto che fare con una normale partita di hockey. Match già segnato in partenza, una valanga di tiri verso la porta del meraviglioso Vito Nikolic, portiere di Zagabria, che ha salvato il salvabile, incassando una marea di conclusioni e finendo stremato la sua serata, fino all'ingresso del 16enne Ivan Mikulic, che ha difeso la porta ospite negli ultimi dieci minuti. Una bella storia anche questa, rispetto alla deprimente realtà di una società allo sbando, costretta a giocare senza mezzi e con il solo obiettivo di onorare la stagione. Non poteva che finire con una vittoria per il Bolzano la sfida più scontata da quando i Foxes militano in Erste Bank Eishockey Liga. Gli ospiti ci hanno messo tanto impegno, hanno onorato la loro fatica e hanno provato a gestire le energie il più a lungo possibile. Con soli 12 giocatori a referto, compresi i due goalie, Zagabria ha provato a limitare i danni, fin quando è stato possibile. Il pubblico di fede Bolzano, anche in un'occasione come questa, ha saputo però farsi apprezzare. Applausi convinti ai pochissimi “superstiti” giunti da Zagabria, con tanto di striscione in croato da parte della curva (“I ragazzi coraggiosi non si arrendono”, citava il lenzuolo srotolato dal settore caldo del tifo biancorosso) a supporto di una compagine, per la quale il calvario è destinato a durare almeno fino al termine del Relegation Round (foto Matteo Groppo)



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L'incantesimo degli "alberi di ghiaccio": effetto "Frozen" a Vigolo Vattaro e Valsorda, in Trentino

Le particolari condizioni atmosferiche di ieri, giovedì 18 gennaio, hanno favorito il fenomeno del gelicidio, che si verifica quando pioviggina e la temperatura va sotto lo zero: l'acqua solidifica all'istante appena raggiunge la superficie colpita (è molto pericoloso quando ciò accade a contatto con l'asfalto). Lo spettacolo ha richiamato l'attenzione dei passanti: ogni ramo era ricoperto di un sottile strato di ghiaccio (foto Luca Marognoli)









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