Sei malata? Ti regalo la mia treccia: tra i donatori tanti giovani e anche bambini. Un gesto d'amore che commuove
Ecco alcune immagini dei protagonista (promotori, donatrici e donatori) dell'iniziativa, lanciata dall'associazione RagionevolMente, sta diventando un grande movimento di solidarietà. Donare i propri capelli per solidarietà nei confronti di chi, a seguito di cure oncologiche, li ha persi e necessita di una parrucca, ma magari non se la può permettere. È questo lo scopo della campagna «Diamoci un taglio», che ha il sostegno anche delle sezioni di Trento e Bolzano della Lilt Lega italiana per la lotta contro i tumori sezione provinciale di Trento in collaborazione con Winner's - capelli vincenti. Il progetto pilota è nato in Trentino Alto Adige e sono migliaia le trecce donate in pochi mesi, una cinquantina i saloni convenzionati che hanno aderito all'iniziativa e centinaia le persone coinvolte. Ogni 800 grammi di capelli donati l'azienda Winner's di Verona dona una parrucca a RagionevolMente che con la collaborazione di LILT provvederà a metterla a disposizione dei pazienti oncologici interessati. Il modo più semplice per donare una treccia di capelli è recarsi in un salone che aderisce all'iniziativa, che penserà al taglio e alla spedizione dei capelli. Per chi vuole donare da casa vanno puntualizzate alcune cose: i capelli dopo essere lavati e asciugati, prima del taglio devono essere intrecciati. La lunghezza minima dei capelli deve essere di 20 cm. I capelli possono essere tinti o permanentati, ma non molto rovinati. L'azienda accetta anche capelli grigi. La treccia può essere quindi inviata alla Lilt di Trento. Serena Manara dell'associazione RagionevolMente spiega: «I capelli vengono portati nella nostra azienda partner a Verona che utilizza i capelli donati per fare rammendi a parrucche esistenti e ci dà in cambio parrucche oncologiche che possono essere scelte liberamente dal paziente. Partecipare a questo progetto, donare i capelli e promuovere questa campagna è un regalo a noi stessi, perché aiutare gli altri arricchisce prima di tutto chi dona», conclude Manara. E questo sembra che lo abbiano capito anche i giovanissimi che decidono di dare il loro contributo dopo aver vissuto il dramma della malattia attraverso l'esperienza di un parente o un conoscente. «Purtroppo ognuno di noi in famiglia ha un parente colpito da tumore. Ed è per questo che la campagna "Diamoci un taglio", che abbiamo promosso insieme all'Associazione RagionevolMente ha tanto successo», a dirlo è Donatella Stellin della Lilt la Lega italiana per la lotta contro i tumori di Bolzano. «Ci sono bambini, spiega Stellin, che si presentato con i propri capelli, e talvolta si vedono scene commoventi. Vengono, perchè sono toccati personalmente dal problema, perchè qualcuno in famiglia è stato colpito dal male.» «Noi come Lilt, continua Stellin, cerchiamo di fare tanta prevenzione. Abbiamo diverse campagne di prevenzione a livello dermatologico, per il tumore al seno e alla prostata», conclude Stellin con l'invito: «Fate prevenzione!» (testo Ansa - foto Campagna Diamoci un Taglio per la donazione di parrucche oncologiche - Facebook)