Molestie: Schepisi depone per Geoffrey Rush contro tabloid
(ANSA) - SYDNEY, 26 OTT - E' stata la volta del regista australiano Fred Schepisi, a deporre nella Corte Federale in Sydney nella causa per diffamazione intentata dall'attore australiano Geoffrey Rush contro il tabloid Daily Telegraph, del gruppo News Corp. di Rupert Murdoch. La causa riguarda una serie di articoli pubblicati lo scorso anno con grandi titoli in prima pagina e accompagnati da una locandina, che accusavano l'attore di comportamenti inappropriati durante la produzione di Re Lear per la Sydney Theatre Company nel 2015. Schepisi, che nei suoi film oltre a Rush ha diretto Meryl Streep, Paul Newman, Sam Neill e Ian McKellen, ha parlato delle gravi ripercussioni a Hollywood dopo che gli articoli del tabloid hanno descritto il suo amico alla stessa stregua di "certe persone piuttosto disgustose" denunciate dal movimento MeToo. Ha detto che la carriera dell'attore premio Oscar non si riprenderà mai, anche quando la sua reputazione sarà riscattata dal risultato della causa. Il regista ha aggiunto che insieme con Sam Neill aveva cercato di dare supporto a Rush dopo la pubblicazione degli articoli, ma il loro amico era "totalmente sconvolto" e incapace di guardare al futuro. Secondo gli articoli, Rush avrebbe toccato ripetutamente in palcoscenico la giovane attrice Eryn-Jean Norvill "in una maniera che l'ha fatta sentire a disagio". Il comportamento sarebbe avvenuto fra l'altro nella scena che vede il vecchio re portare tra le braccia il corpo esanime della figlia Cordelia. Norvill, che non aveva parlato con il giornalista prima della pubblicazione degli articoli, ha accettato di testimoniare. La difesa del tabloid punta a dimostrare che le asserzioni degli articoli sono vere e che tali comportamenti si sono ripetuti. Rush nega di essersi comportato in modo inappropriato e nella sua denuncia sostiene che il giornale gli ha causato grave danno morale e materiale ritraendolo come un "pervertito" e un "predatore sessuale ", che avrebbe tenuto "un comportamento scandalosamente inappropriato in teatro". Ieri ha deposto il direttore del Sydney Theatre Company, Neil Armfield, che ha detto di non ricordare di aver detto a Rush che la scena del Re Lear con il corpo della figlia Cordelia stava diventando "creepy (inquietante, o viscido) e poco chiaro", né di avergli detto di rendere il contatto con il corpo di lei "più paterno". Armfield ha aggiunto di conoscere Rush dal 1979, descrivendolo come "un attore di importanza internazionale", la cui reputazione è stata "profondamente" impattata dagli articoli del Telegraph. "E' una personalità piuttosto chiusa e credo vi sia stato un danno incredibile causato da quelle asserzioni nel Telegraph". Le udienze continuano. Il processo iniziato lunedì scorso è in calendario per tre settimane. (ANSA)