Calcio: tutti i malumori di Mourinho, ora esonero possibile
LONDRA - José Mourinho non si smentisce, al terzo anno nello stesso club lascia esplodere tutte le sue insofferenze e frustrazioni: era già successo sulle panchine di Real Madrid e Chelsea, sta accadendo ora al Manchester United. Tutta colpa - sostengono i media inglesi - di un mercato che non ha entusiasmato (eufemismo) il tecnico lusitano, preoccupato che il distacco dal Manchester City del rivale Pep Guardiola sia addirittura aumentato. Da qui le continue dichiarazioni polemiche, contro tutto e tutti: dai suoi stessi giocatori, all'utilità delle amichevoli estive. Un malumore che avrebbe intossicato il ritiro dei Red Devils negli Stati Uniti, allarmando i dirigenti del club. Le ultime vittime dei suoi strali sono stati Antonio Valencia e Anthony Martial, criticati pubblicamente per il loro scarso rendimento. In precedenza aveva liquidato le amichevoli della tournée negli States come "inutili, partite nelle quali vogliamo solo evitare di subire figuracce". E perché il suo pensiero non venisse frainteso, ha persino aggiunto: "Se fosse per me non spenderei mai i miei soldi per vedere un simile spettacolo". Quindi è stata la volta del mercato dello United, bocciato senza mezzi termini nonostante gli arrivi di Fred (dallo Shakhtar) e Diego Dalot (Porto), per un passivo complessivo di 60 milioni di euro. "Ho presentato una lista di giocatori alla società diversi mesi fa. Me ne servono ancora due, ma so già che uno non arriverà di sicuro. Spero che arrivi almeno l'altro". L'obiettivo finale dei suoi attacchi è il direttore generale dello United Ed Woodward, con il quale da tempo si è spezzata la sintonia. Una rottura che ha convinto i bookmaker ad abbassare le quote dell'esonero di Mou, ritenuto "molto possibile" quando manca poco più di una settimana all'inizio della stagione.