Verso nuova regia per lo spazio italiano,volano per sviluppo

(ANSA) - ROMA, 17 SET - Dopo la cabina di regia dello spazio, è in dirittura d'arrivo il Comitato interministeriale chiamato a indirizzare le attività spaziali italiane: "un'iniziativa importantissima", come l'ha definita oggi a Roma il viceministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, Lorenzo Fioramonti, nel convegno sull'Italia nello spazio organizzato da ministero degli Esteri e Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Presenti all'incontro i protagonisti dell'Italia spaziale, con le aziende, le istituzioni e il mondo della ricerca. "Nella conquista dello spazio abbiamo avuto in passato grandi successi e abbiamo davanti a noi un futuro ancora più lucente", ha osservato Fioramonti riferendosi al lavoro di coordinamento fatto dalla cabina di regia istituita dalla legge n. 7/2018 entrata in vigore il 25 febbraio scorso, e che istituisce il Comitato sotto la direzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, presieduto dall'on. Giancarlo Giorgetti. "Positiva", per Fioramonti, la "decisione del governo di potenziare la cabina di regia dello spazio" perché la "space economy sta diventando sempre più centrale" e "sempre più terreno di collaborazione" tra settori diversi. Il merito, ha proseguito, è infatti anche della collaborazione fra industria, centri di ricerca e università, "frutto di un Paese che è un ecosistema della ricerca". L'istituzione del Comitato interministeriale dello spazio è "un'iniziativa di rilevanza straordinaria" anche per il sottosegretario alla Difesa, Raffaele Volpi. "La cabina di regia è stata proficua nei rapporti di indirizzo strategico, in futuro - ha rilevato - sappia mettersi a disposizione delle imprese anche nel sistema industria-difesa". Guarda positivamente all'istituzione del Comitato anche il presidente dell'Asi, Roberto Battiston: "lo spazio in Italia merita grande attenzione istituzionale e bisogna continuare lungo questa strada". Sia a livello nazionale sia in Europa il problema della "nuova governance è complesso" e "richiede un coordinamento necessario".(ANSA).





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Maltempo a Pasquetta, oltre 100 interventi in 72 ore: in campo più di 1000 vigili del fuoco

Gran lavoro per gli uomini del Servizio strade della Provincia nel corso del weekend di Pasqua. Oltre a 250 cantonieri, circa 80 vigili del fuoco, coadiuvati da oltre 1.000 vigili del fuoco volontari, sono stati impegnati soprattutto a Pasquetta, per garantire la percorribilità delle strade e la messa in sicurezza dei pendii. In 72 ore sono stati effettuati oltre 100 interventi, soprattutto nella parte occidentale dell’Alto Adige, causati dalle forti precipitazioni che hanno interessato soprattutto i versanti meridionali. LE FOTO (Asp/Ufficio strade)

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Maltempo a Pasquetta, smottamenti e strade interrotte: già 150 interventi dei vigili del fuoco. Fiumi sorvegliati "speciali"

Sono saliti a 150 gli interventi dei vigili del fuoco per il maltempo in Alto Adige nel giorno di pasquetta. Frane, smottamenti, alberi caduti sulle strade, problemi di inondazioni di piani interrati negli edifici, strade e sottopassaggi. Monitorati su tutto il territorio provinciale fiumi torrenti e rii e individuare in tempo eventuali situazioni pericolose. LE FOTO (vvff volontari)

ORA. Scarica di sassi nella falegnameria

Disagi

Frana a Ora, il masso entra nella falegnameria

A causa del maltempo che si sta abbattendo su tutto il territorio dell'Alto Adige, sono numerosi gli interventi che hanno visto il gran lavoro dei Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari. Le forti piogge hanno richiesto il soccorso in oltre 70 situazioni per frane, smottamenti, alberi caduti sulle strade e allagamenti. Nella zona artigianale di Ora una scarica di sassi è finita in una falegnameria. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, per motivi di sicurezza alcune case e ditte della zona sono state evacuate. "I vigili del fuoco continuano a monitorare la situazione per voi!" fanno sapere dalla Federazione provinciale (Foto: Landesfeuerwehrverband Südtirol)

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Camper distrutto dalle fiamme sulla MeBo a Marlengo

Quando i vigili del fuoco sono giunto sul posto il mezzo di vecchia fabbricazione era completamente avvolto dalle fiamme. Il rogo è stato tempestivamente spento e poi sono iniziati i lavori di recupero del mezzo e di pulizia del manto stradale. Durante l'intervento si è formata una lunga coda. Sul posto sono anche intervenuti la polizia stradale e il servizio strade (foto David Ceska / Vf)

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Alcaraz campione fragile, le immagini del ko con Dimitrov a Miami

Un gigante dai piedi di argilla: grandissimo talento ma anche una inattesa fragilità nei momenti più delicati della sua carriera. Carlos Alcaraz cade ai quarti a Miami contro Grigor Dimitrov e si scopre ancora una volta più debole - se è possibile dirlo per un grande campione come lui - rispetto alle grandi aspettative che in tanti nel Circus nutrono nei suoi confronti. Dopo un avvio di stagione difficile a causa di alcuni stop inattesi come l'eliminazione agli Open d'Australia, negli Usa lo spagnolo sembrava aver ripreso smalto e fiducia in se stesso. La vittoria contro l'amico e rivale Jannik Sinner in semifinale ad Indian Wells e poi lo stesso titolo conquistato con una gran partita in finale contro Daniil Medvedev apparivano come l'uscita dal tunnel nel quale si trovava. Ma l'illusione della ripresa è durata pochi giorni, almeno fino ad oggi quando nuovamente ed inaspettatamente il murciano è caduto contro Dimitrov. "Mi sono sentito frustrato. Grigor mi ha fatto sentire come se avessi avuto 13 anni. Ha giocato un tennis fantastico quasi perfetto", ha detto dopo il ko contro l'esperto bulgaro. "Non vedevo alcun suo punto debole. Ero spaesato. Per questo mi sento frustrato. Parlavo con la mia squadra e non sapevo cosa fare", ha poi ammesso. Ed è questo uno dei pochissimi punti deboli dello spagnolo. Non la tecnica che è quasi perfetta e neanche la prestanza fisica - la sua esplosività impressiona gli avversari - ma la tenuta psicologica. Già in passato, Alcaraz ha dichiarato di avere un rapporto quasi simbiotico con il suo coach Juan Carlos Ferrero e che, senza di lui a guidarlo all'angolo, in campo si sentiva un po' perso. Ad esempio, quando ad inizio stagione l'allenatore spagnolo a causa di un intervento chirurgico non è andato in Australia, il giovane numero due al mondo ha ammesso di sentirsi in difficoltà perché gli mancavano la capacità di lettura del match ed i consigli dell'ex campione spagnolo. Va anche detto che Dimitrov è un avversario particolare. Il bulgaro è sempre stato considerato uno dei grandi talenti del tennis mondiale: l'erede "inespresso" di Federer, un tennista capace di colpi incredibili con una tecnica pressoché perfetta ma anche di una mancanza di continuità che per buona parte della carriera lo ha relegato fuori dai top dieci del mondo. Oggi, però, era in una delle sue giornate di grazia. Resta da comprendere quanto nella debacle di Alcaraz sia dovuto al talento di Dimitrov e quanto ad un suo calo. Una risposta che soltanto il tempo potrà dare. Di certo, quel percorso che vedeva lo spagnolo avviato verso il numero uno del ranking mondiale a scapito di Novak Djokovic è più irto e complesso di quanto si potesse inizialmente pensare. Anzi, in caso di vittoria di Sinner a Miami, l'italiano gli strapperà il numero due della classifica Atp relegandolo al terzo posto. Ma sbaglia chi sottovaluta Alcaraz che, tra l'altro, si appresta a giocare sulla terra battuta, la sua superficie, dove per i rivali ci sarà tanto da faticare.









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