Amb.in Cina rimossa, agì per dissidente

'Riunione non autorizzata con figlia libraio Hong Kong in cella'

ROMA


(ANSA) - ROMA, 14 FEB - La Svezia ha richiamato la sua ambasciatrice in Cina, Anna Lindstedt, e ha annunciato un'indagine amministrativa su di lei per aver gestito non autorizzato una riunione con uomini d'affari e la figlia di un libraio dissidente di Hong Kong, incarcerato da Pechino, nella quale è accusata di aver offerto di adoperarsi per la liberazione di quest'ultimo in modo non trasparente.

La vicenda si basa su quanto raccontato da Angela Gui, studentessa a Cambridge nonché figlia di Gui Minhai, 54/enne libraio dissidente dell'ex colonia britannica divenuto cittadino svedese, scomparso per due volte e ricomparso in tv agli arresti. La figlia ha raccontato che in gennaio è stata invitata a Stoccolma dall'ambasciatrice per incontrare due non meglio precisati "uomini d'affari" che avrebbero potuto fare qualcosa per il rilascio di suo padre e che le avrebbero consigliato di non parlare coi media per non danneggiare suo padre e anche l'ambasciatrice svedese. Ma lei, sentendosi in qualche modo ricattata, avrebbe rifiutato.













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