Catalogna, leader rivolta verso processo

J.Sanchez ad ANSA,serve un referendum,oltre 50% pro indipendenza

ROMA


(ANSA) - ROMA, 14 GEN - "Confido nel dialogo e in una soluzione democratica. L'alternativa a un accordo frutto del dialogo é il caos, nel quale tutti perderemo, Spagna e Catalogna". Parla dal carcere dopo un anno e tre mesi di detenzione preventiva Jordi Sanchez, presidente di Assemblea nazionale catalana (Anc), una delle anime sociali e movimentiste dell'indipendentismo catalano. E' uno dei due 'Jordi', assieme a Jordi Cuixart (Omnium Cultural, rete civica) divenuti celebri nei giorni del referendum dell'ottobre 2017, dichiarato illegale dalle autorità e dalla magistratura spagnole. Sanchez è accusato di ribellione e rischia 30 anni. "Mi si accusa di aver guidato una manifestazione di 40 mila persone, ma l'unica violenza é stata della polizia il giorno del referendum - scrive Sanchez -.

Oltre il 70% dei catalani vuole un referendum concordato. In Catalogna sono in gioco le libertà e i diritti politici, un problema che riguarda l'Europa".













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