'Gli ebrei passivi durante la Shoah'

Consigliere presidente polacco accusa, 'Molti collaborarono'

VARSAVIA


(ANSA) - VARSAVIA, 10 FEB - La dura reazione israeliana alla controversa legge polacca sulla Shoah, firmata dal presidente Andrzej Duda quattro giorni fa, deriva da "un sentimento di vergogna degli stessi brevi per essere stati passivi durante l'Olocausto". Lo sostiene un consigliere del capo dello stato polacco, Andrzej Zybertowicz, che in un'intervista al quotidiano Polska-The Times ha accusato "molti ebrei di aver denunciato altri ebrei e collaborato" con i nazisti durante la Seconda Guerra mondiale. Un fatto con il quale "Israele deve ancora fare i conti", secondo il consigliere di Duda che è anche professore di sociologia all'università Nicolaus Copernicus. Le critiche alla nuova legge approvata in Polonia, ha incalzato Zybertowicz, "sono chiaramente un segno che Israele vuole mantenere il monopolio sull'Olocausto". La legge - che ha suscitato proteste e condanne a livello internazionale - permette di punire con un massimo di tre anni di prigione coloro che attribuiscono pubblicamente i crimini del nazismo alla Polonia.













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