Torregiani,ferita sarà chiusa in carcere

Ministro Salvini incontra figlio gioielliere ucciso nel 1979

MILANO


(ANSA) - MILANO, 13 GEN - "Penso che mio padre, Sabatini e Campagna possano finalmente riposare in pace". Lo ha detto visibilmente commosso Alberto Torregiani, il figlio del gioiellere ucciso nel 1979 dai Proletari Armati per il Comunismo arrivando alla scuola politica della Lega, dove ha incontrato il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "La ferita non è ancora chiusa, sarà chiusa quando sarà determinata la carcerazione" di Cesare Battisti in Italia ha però aggiunto Torregiani arrivando alla scuola di formazione politica della Lega. A caldo Alberto Torregiani, che sparatoria del 1979 lui stesso rimase ferito e perse l'uso delle gambe, aveva commentato: "È fatta. Credo sia la volta buona. Forse davvero è una buona giornata. Non oso pensare che ora possa trovare un escamotage. Sarebbe da scriverci un libro". E' convinto che "ora è impossibile non sia estradato, nell'arco di una settimana al massimo sarà in carcere in Italia".













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