ANSA/ Oms: in aumento malattie mentali e neurologiche nel mondo



(di Cristiana Missori) (ANSA) - TRIESTE, 14 FEB - "Negli ultimi 25 anni l'incidenza delle malattie mentali e l'uso di sostanze nel mondo è aumentato di circa il 25%. Al primo posto nella classifica delle problematiche legate alla salute mentale globale c'è la depressione, che non conosce distinzioni di tipo socioeconomico, perché colpisce indistintamente tutti. C'è poi un abbassamento dell'età in cui si presentano questi disturbi, così come si abbassa l'età dei suicidi". Eppure sono ancora troppi gli Stati che destinano "una percentuale troppo bassa di fondi destinati alla salute mentale. Fra questi, c'è anche l'Italia che dedica solo il 3,5% della sua spesa sanitaria in cure destinate alla salute mentale", contro il 10% minimo previsto dall'Organizzazione mondiale della Salute. E' la fotografia scattata dal direttore del Dipartimento di Salute Mentale e di Uso di sostanze dell'Organizzazione mondiale della Salute (Oms), Devora Kestel, che oggi a Trieste ha illustrato le prospettive dell'Organizzazione nel campo della Salute Mentale Globale. "La popolazione - ha ricordato - invecchia e l'età in cui si sviluppano queste problematiche si estende, cominciando prima, e andando avanti più tardi con fenomeni quali depressione e demenza". Sempre più spesso sono i giovani a manifestare "il loro scontento con depressione e ansia" - il 75% dei disordini mentali iniziano durante l'adolescenza e in gioventù - e si registra "un abbassamento dell'età dei suicidi e in cui si manifestano problemi di dipendenza di uso di alcool e droga, o legati all'uso di videogiochi". Le cause di questo disagio manifestato dai più giovani sono molteplici, spiega: situazione sociale, maggiore incertezza del futuro, sfide quotidiane che si presentano oggi e che prima non esistevano, più informazioni che circolano che generano più incertezze e paure. Il mondo che forse genera maggiori insicurezze". Fattori individuali, quindi, "e fattori ambientali, quali famiglia di provenienza, comunità e società in continuo cambiamento". In calo l'età in cui si verificano i suicidi. In particolare tra i giovani il suicidio è la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali". Per questo, avverte, è necessario riconfigurare il sistema di assistenza dagli ospedali, coinvolgendo i pazienti e le loro famiglie nella pianificazione e fornitura di servizi. Un approccio centrato sulla persona. Fra gli appuntamenti in agenda, per Kestel c'è stato anche un incontro con i "colleghi e i maestri" di allora nel Parco di San Giovanni, a Trieste, il luogo da cui negli anni 70 è partita la rivoluzione basagliana. Si è trattato di un ritorno alle origini, perché da qui, ha raccontato la psicologa è cominciata la sua carriera negli anni 90. (ANSA).   









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