Cellulari in ospedale ampliano diffusione batteri resistenti



(ANSA) - ROMA, 24 GIU - Per gli operatori sanitari non è cosa rara trovare nei loro cellulari un batterio comune negli ospedali e pericoloso a causa della sua resistenza agli antibiotici. In 4 dispositivi su 10, infatti, compare lo Stafilococco aureo. A dirlo è una ricerca condotta dalla Western University di San Paolo, in Brasile, che è stata presentata ad Asm Microbe, l'incontro annuale dell'American Society for Microbiology.    Lo studio ha analizzato 100 telefoni cellulari di studenti dei corsi di biomedicina, farmacia, odontoiatria, nutrizione e infermieristica. Di tutti i batteri isolati, l'85% era resistente alla penicillina antibiotica e il 50% aveva la capacità di aderire alle superfici. Inoltre, la presenza di geni correlati all'adesione, alla resistenza antimicrobica e alle tossine era presente a un livello elevato. La stragrande maggioranza dei cellulari con batteri di questo genere apparteneva agli studenti del corso infermieristico. Proprio questa particolare scoperta in un determinato percorso formativo ha spinto gli studiosi a ipotizzare come tutto sia causato dalla pratica clinica che gli infermieri fanno in ambiente ospedaliero.    "L'uso diffuso di dispositivi cellulari negli ospedali e nelle strutture sanitarie ha sollevato importanti preoccupazioni sulle infezioni nosocomiali, specialmente nelle aree che richiedono i più alti standard di igiene, come la sala operatoria", ha commentato Lizziane Kretli, docente che ha condotto lo studio. (ANSA).   









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