Circoncisione in casa: Aodi (Amsi), serve legge nazionale



(ANSA) - BOLOGNA, 24 MAR - Sono aumentate del 20% le famiglie che sono costretti a tornare nei paesi di origine ed effettuare la circoncisione per motivi organizzativi e economici che certe volte chiedono più di 4000 euro in privato.    "Mettiamo da parte il consenso elettorale", spiega all'ANSA Aodi, "pensiamo alla tutela della salute dei bimbi e non aspettiamo altre morti". Quello che manca, denuncia Aodi, è la "risposta del Ministero della Salute al nostro appello".    La circoncisione, ricorda, "è un atto rituale, medico, che deve essere fatto da medici, non da genitori o altri", "non è legato strettamente alla religione, ma deve essere tutelato". E soprattutto, precisa, "non ha nulla a che fare con l'infibulazione dei genitali che è altra cosa e che noi condanniamo".    L'appello, al ministro Giulia Grillo e al Governo, è per un'autorizzazione alle Regioni a poter dare spazio ad ambulatori per la circoncisione rituale. L'argomento è stato un punto dell'ordine del giorno della riunione dell'area rapporti con i Comuni e Affari Esteri dell'Omceo di Roma coordinata e convocata da Aodi pochi giorni fa, il 21 marzo.(ANSA).   









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