Covid: Gimbe, criticità su over-60 non ancora vaccinati



(ANSA) - ROMA, 31 MAG - «Stiamo assistendo a un crollo di tutte le curve, soprattutto quella dei ricoveri, grazie anche all'effetto di copertura dei vaccini nelle fasce più fragili» ma «uno degli elementi critici in questo momento è il tracciamento, bisognerebbe potenziarlo». A dirlo è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, intervenuto ai microfoni della trasmissione "L'Italia s'è desta" su Radio Cusano Campus.
    «Servirebbe un piccolo aggiustamento di questa normativa che incoraggi le Regioni a potenziare il tracciamento anziché scoraggiarlo», aggiunge.
    Parlando degli over-60 ancora senza la prima dose di vaccino, Cartabellotta la definisce «unica grande criticità» del programma vaccinale. Tra i 60 e i 79 anni «bisogna procedere con la chiamata attiva attraverso i medici di famiglia, in modo da capire i motivi per cui queste persone non vogliono vaccinarsi», sottolinea.
    Sulla 'variante indiana', il presidente di Gimbe dice che questa «presenta un problema: ci si può infettare tra la prima e la seconda dose, in particolare col vaccino Pfizer». «Noi ancora abbiamo solo un 1% di casi legati alla variante indiana - aggiunge - La strategia di posticipare la seconda dose di Pfizer potrebbe non essere stata una buona idea, ma in ogni caso certe decisioni possono essere riviste». (ANSA).
   









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