Emergenza Sorrisi, 4.863 bambini curati in 12 anni missioni



(ANSA) - ROMA, 19 APR - Nascere con una malformazione del volto o subire traumi di guerra è uno stigma per molti bambini del mondo: in 12 anni di missioni chirurgiche, che hanno restituito speranza a 4863 bambini dei Paesi più poveri, i medici volontari di Emergenza Sorrisi hanno conosciuto e visitato 11.000 piccoli per cui era difficile anche compiere gesti come nutrirsi, parlare, respirare, sorridere. A sostegno di questa attività, Emergenza Sorrisi lancia la campagna di raccolta fondi "Il suo futuro è nelle Tue mani".    Dal 21 aprile all'11 maggio sarà possibile offrire il proprio contributo per sostenere i medici volontari della Onlus e aiutarli a donare speranza a moltissimi bambini il cui futuro è compromesso da gravi malformazioni. Per farlo è sufficiente inviare un sms al 45594, oppure effettuare una chiamata da rete fissa al 45594 per donare 5 o 10 Euro.    Nei 23 Paesi in cui Emergenza Sorrisi è presente, la maggior parte dei piccoli pazienti deve affrontare lunghi viaggi in territori in cui spostarsi è molto complesso e talvolta impossibile, ma sfidano ogni ostacolo con la speranza di una vita migliore. Per questo motivo Emergenza Sorrisi sostiene la creazione di Centri di Eccellenza, in cui i medici locali sono diventati completamente autonomi e capaci di garantire ottimi standard qualitativi per le operazioni chirurgiche. Tutte le missioni prevedono, infatti, una intensa attività di formazione.    In molti Paesi (Iraq, Afghanistan, Burkina Faso, Benin, Congo, Guinea, Somalia, Libia) Emergenza Sorrisi ha creato strutture specializzate di alto profilo all'interno degli ospedali che ospitano le missioni chirurgiche promosse dall'organizzazione.    In totale i professionisti locali formati sono stati 580 per un totale di 4.000 ore erogate.    "Sostenere la campagna - afferma l'associazione - vuol dire, con un piccolo gesto, regalare a un bambino e alla sua famiglia una rinascita e un futuro sereno, un futuro in cui sorridere non è impossibile".(ANSA).   









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