Fecondazione: Ass. Coscioni, annullata delibera Lombardia



(ANSA) - MILANO, 22 LUG - Il Tar della Lombardia, a seguito del ricorso degli avvocati Paolini e Caliandro, ha annullato l'ultima delibera regionale in materia di fecondazione eterologa nella parte in cui negava l'accesso a detta tecnica di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) alle donne che avessero già compiuto 43 anni e che avessero già effettuato tre tentativi di inseminazione. Ne dà notizia l'Associazione Luca Coscioni.    "Condivido il commento dei colleghi che via Facebook evidenziano che si tratta di una vittoria del diritto, del buon senso, della civiltà, della ricerca, contro l'oscurantismo e la barbarie del legislatore lombardo. A loro un plauso per l'ottimo lavoro fatto. - ha dichiarato l'avvocato Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica - Evidenzio che con il collega Clara abbiamo, sempre in Lombardia, altri procedimenti in corso poiché la sanità regionale discrimina nell'accesso alla Procreazione medicalmente assistita le donne in base all'età, dinanzi ad una legge nazionale, la legge 40/04, che prevede l'accesso per le coppie in età potenzialmente fertile non fissando un limite di età e rimettendosi a quelle che sono le indicazioni a livello scientifico per ogni coppia e non di certo le introduzioni di limiti nell'accesso in base alla disponibilità di un servizio nazionale o regionale". "Come associazione Luca Coscioni - ricorda - abbiamo segnalato inoltre la lesione di diritto anche in Regione: il consigliere regionale Michele Usuelli in aula lo scorso 5 febbraio evidenziava come fosse "assurdo che ogni regione fissi un limite di età diverso e quindi necessariamente arbitrario ed antiscientifico per fecondazione omologa ed eterologa". In quella seduta l'assessore Galera rispondeva 'ne parleremo in un'altra occasione'". (ANSA).   









Altre notizie



Attualità