Leucemie acute mieloidi, validati tre nuovi pannelli genici



Le leucemie acute mieloidi, patologie che, ad esclusione della promielocitica acuta, hanno "una prognosi infausta e necessitano urgentemente di nuove strategie terapeutiche". Su queste ha focalizzato gli sforzi maggiori il working group di Oncoematologia della Rete Oncologica Nazionale , costituitosi solo poche settimane fa. Lo ha spiegato intervenendo al quarto Annual Meeting di Alleanza Contro il Cancro, in svolgimento all'aula del Rettorato della Sapienza a Roma, il professor Pier Giuseppe Pelicci, coordinatore scientifico di ACC e del working group. Il gruppo di lavoro, basato allo IEO di Milano, ha generato e validato tre pannelli genici: MyeloPanel - per la caratterizzazione molecolare e l'identificazione di possibilità terapeutiche dei pazienti. Contiene geni driver delle leucemie acute mieloidi, geni che conferiscono predisposizione verso neoplasie ematologiche e geni actionable, che predicono la risposta a specifici farmaci. Duplex Panel - per l'identificazione di mutazioni rare (>0,001%), utilizzato per monitorare la malattia minima residua. CHIP-UMI Panel - per l'analisi dell'ematopoiesi clonale (CHIP), condizione considerata predisponente per lo sviluppo di leucemie acute mieloidi secondarie. Attualmente il Working Group studia le leucemie acute mieloidi che insorgono in seguito a chemioterapie per altre patologie neoplastiche (therapy-related LAM), la loro correlazione con ematopoiesi clonale e con mutazioni in geni predisponenti.









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