Simet, perderemo 30mila medici, serve un +10%



(ANSA) - CESENATICO (FORLÌ-CESENA), 16 NOV - Un incremento del 10% del personale perché "nei prossimi anni perderemo 30mila medici". La richiesta è stata ribadita dal sindacato dei medici del territorio 'Simet', che ha in corso il proprio 28/o congresso nazionale, a Cesenatico fino a domenica, all'insegna di "10 anni senza contratto".    Il Simet, che ha diffuso una nota, ha presentato al ministro Grillo la propria 'ricetta' contro la carenza di medici: "riorganizzazione art. 1 della legge Balduzzi (l.189/2012), per superare l'attuale distinzione tra medici di assistenza primaria e medici di continuità assistenziale", poi una programmazione regionale in previsione dei pensionamenti, assegnando subito i posti vacanti; stop alla "deroga dei massimali con contrazione delle unità lavorative a disposizione, né deroga al possesso dei titoli previsti per la formazione in medicina generale". E va rivisto "l'accesso al corso di laurea, garantendo a tutti gli aspiranti medici l'accesso iniziale, con una selezione successiva" e "con l'Enpam si può considerare l'ipotesi di affiancare un medico in formazione a un medico prossimo al pensionamento". E "in tempi di contratti atipici il rispetto delle regole è fondamentale": "Lo stato giuridico del medico va quindi declinato in maniera precisa e inequivocabile, non modificabile a livello decentrato", definendo meglio compiti e ruoli di liberi professionisti e parasubordinati.    "Ci aspettiamo meno proclami - sottolinea il segretario Simet, Mauro Mazzoni - meno indeterminatezza da parte del Governo e finanziamenti strutturali finalizzati ai dipendenti, alla stabilizzazione dei precari, alla specificità dei medici operanti nell'ambito del convenzionamento". (ANSA).   









Altre notizie



Attualità