Un dispositivo per misurare come neonati elaborano tatto



(ANSA)- ROMA, 19 NOV - Il cervello dei bambini reagisce quando vengono toccati in volto. La cosiddetta somatosensazione facciale, cioè il senso del tatto (e quindi anche dell' essere sfiorati) è necessaria per l'allattamento al seno: per esempio se la guancia destra di un neonato è poggiata sul seno della madre, il piccolo usa questa informazione per girare la testa verso destra e nutrirsi. Quindi trovare un modo per misurare le risposte cerebrali al tocco sul volto è importante per capire lo sviluppo del cervello nei neonati, soprattutto quelli prematuri.    Ci ha provato un team di ricercatori dell'University College London, dell'Imperial College London, dello University College Hospital e dell'Università italiana Campus Biomedico, che hanno sviluppato un nuovo metodo per studiare questo senso del tatto nei bambini e come il loro cervello reagisca usando un esame specifico, l'elettroencefalogramma. Gli attuali metodi di provocare attività cerebrale in risposta al tocco non sono adatti per il viso di un neonato, quindi gli accademici hanno sviluppato un dispositivo - basato su un trasduttore - indossato sulla punta del dito, coperto da un guanto clinico. La guancia del bimbo può essere leggermente picchiettata, quindi vengono misurate le risposte del cervello e la forza del tocco. I risultati sono pubblicati su Plos One e sono il frutto di test su sette bambini di appena sette giorni di vita nati prematuri.    Il dott. Lorenzo Fabrizi, dell' Ucl Biosciences, spiega: "Questa ricerca fornisce un modo per capire come i bambini pre-termine elaborano informazioni tattili e potrebbero aiutare i medici a prendere decisioni informate in merito al loro sviluppo. Abbiamo dimostrato di poter registrare il senso del tatto dal viso: ciò significa che per i bambini prematuri, è possibile studiare come elaborino le informazioni tattili che ricevono dal volto, come questo cambia mentre maturano e se l'interruzione del processo potrebbe portare a problemi di alimentazione a lungo termine".    (ANSA).   









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