(ANSA) - TRIESTE, 23 MAR - "Certamente non si può essere contrari per principio alle vaccinazioni, ma devono essere una scelta libera da parte delle famiglie, dopo un colloquio libero con un medico. Occorre togliere questo bavaglio imposto alla classe medica, obbligata dalla Federazione dei medici e chirurghi (Fnomceo) con il 'Documento sui vaccini' a non sconsigliare nessun vaccino pena l'illecito disciplinare".    E' uno dei principi cardine sostenuti dal Coordinamento internazionale associazioni per la Tutela dei diritti dei minori (Ciatdm), che ha presentato alcuni emendamenti al disegno di legge, attualmente al vaglio del Senato, "che dovrebbe superare la legge Lorenzin sull'obbligo vaccinale, ma che in realtà - osserva il Coordinamento - prevede in particolar modo in alcuni emendamenti proposti la possibilità di espandere l'obbligo anche a ulteriori fasce di età, comminando sanzioni quali addirittura l'espulsione dalla scuola dell'obbligo".    Gli emendamenti, depositati il 7 marzo, sono stati presentati oggi dal Coordinamento durante una conferenza stampa. "Il Ciatdm - ha precisato la presidente Aurelia Passaseo - non aderisce a nessuna corrente favorevole o contraria alle vaccinazioni, ma si batte unicamente per la tutela del minore e per l'attuazione della Convenzione Onu sui Diritti del fanciullo, che vieta la discriminazione di un bambino per qualunque ragione, comprese le scelte dei genitori".    L'obiettivo di questi emendamenti, ha ribadito la referente provinciale del Coordinamento per Trieste, Alessandra Devetag, è "recuperare un sereno dibattito sul tema vaccinale, oggi impossibile a causa della posizione assunta dalla Fnomceo". "Ciò - ha concluso - costituisce di fatto un attentato alla libera manifestazione del pensiero da parte degli operatori sanitari; una violazione del codice deontologico medico che impone agli stessi di agire in scienza e coscienza e di fatto l'imposizione di un approccio dogmatico e scientista". (ANSA).