Vaccini: Gimbe, campagna è diventata 'Pfizer-dipendente'



(ANSA) - ROMA, 13 MAG - A un mese e mezzo dalla fine del semestre devono essere ancora consegnate circa 50 milioni di dosi, quasi due terzi di quelle previste dal piano vaccinale, in una campagna vaccinale che sta diventando sempre più 'Pfizer-dipendente': lo rileva il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, nell'ambito del monitoraggio settimanale della Fondazione.
    "Al di là di ritardi e irregolarità delle consegne di AstraZeneca - osserva - finora Johnson & Johnson ha consegnato solo 'briciole' e oltre 7 milioni di dosi CureVac restano vincolate ai tempi di approvazione dell'Ema. In altri termini, tenuto conto anche del numero esiguo di dosi di Moderna, la campagna vaccinale in Italia è sempre più Pfizer-dipendente".
    Cartabellotta osserva poi che a fronte della alte percentuali di over 60 non ancora coperte dalla prima dose del vaccino, "da un lato si offre alle Regioni di aprire sino ai 40 anni per non rallentare le somministrazioni, dall'altro non si rendono noti i numeri di mancate adesioni e rifiuti selettivi di AstraZeneca, che hanno 'costretto' ad estendere l'intervallo della seconda dose dei vaccini Pfizer e Moderna sino a 42 giorni con il solo obiettivo di supplire alla carenza di dosi di vaccini a mRNA". (ANSA).
   









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