Primo passo verso il supercomputer per il meteo europeo, board Ecmwf a Bologna



Comincia a svelarsi il 'data center' di Bologna dove dal 2020 sarà operativo il nuovo 'super computer' del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (Ecmwf): i vertici dell'agenzia di Reading, nel Regno Unito, si riuniscono oggi per la prima volta nella città 'dotta' con il Consiglio che deciderà strategie e budget per il progetto bolognese: 12 milioni di euro all'anno, destinati ad aumentare. "Non sappiamo ancora come sarà fisicamente il 'super computer' - spiega Florence Rabier, direttrice generale dell'Ecmwf -, perché dobbiamo ancora sceglierlo fra le proposte che arriveranno al bando che abbiamo lanciato proprio ieri. Entro metà o fine 2019 sceglieremo il migliore per le nostre esigenze e lo installeremo qui". Il "cervellone" del Centro meteo occuperà almeno tre dei maxi padiglioni delle ex Manifatture Tabacchi alla periferia di Bologna, sito che dal degrado degli ultimi decenni si sta trasformando nel più avveniristico dei tecnopoli, non solo d'Europa. Il 'data center' dell'Ecmfw, presentato oggi, sarà operativo dal 2020 e lo gestiranno fisicamente a Bologna circa 20 persone, che però si interfacceranno con gli scienziati a Reading dove si continuerà a tenere la parte analitica. I dati, anzi i "Big Data", sono il cuore delle previsioni. "Ogni giorno - aggiunge Rabier - analizziamo 40 milioni di osservazioni satellitari dal mondo, da Usa, Europa, Cina, Giappone". Di qui la maggiore potenza di calcolo richiesta. Avere previsioni meteo più accurate e sempre più a lungo termine - l'obiettivo dichiarato è di passare da 2 a 3-4 settimane di previsioni - avrà ricadute importantissime: per l'agricoltura, per il traffico aereo e soprattutto per l'attuazione di misure preventive dinanzi a fenomeni estremi come ondate di calore o inondazioni. "La nostra capacità di previsione migliora di un giorno ogni 10 anni", aggiunge Rabier, "è un progresso lento ma importante". "Salvare vite ed evitare danni materiali sono l'obiettivo ultimo di previsioni meteo sempre più avanzate". Non solo. I dati raccolti ed elaborati dal centro bolognese confluiranno anche nel progetto europeo Copernico che documenta i cambiamenti climatici.









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