Primo test per il motore di Vega E, futuro lanciatore 'verde'



Un boato, un lampo rossastro seguito da una fiamma azzurra che si è accesa per meno di 30 secondi: sono i primi vagiti del motore europeo M10 a metano liquido, il primo del genere mai realizzato per un lanciatore e destinato al futuro Vega E. Il test si è svolto a Colleferro (Roma), nella sede della Avio, l'azienda che costruisce Vega e che sta realizzando i motori per i futuri lanciatori Vega C e Vega E. Il motore M10 aprirà la strada alla nuova generazione di lanciatori europei Vega E, a partire dal 2024, e il lanciatore permetterà di rilasciare più satelliti su orbite diverse, ha osservato l'amministratore delegato di Avio, Giulio Ranzo. "Questo primo test - ha aggiunto - è l'embrione di una tecnologia rivoluzionaria, che ridurrà i costi per andare nello spazio". Il nuovo motore è alimentato a ossigeno e metano liquidi e ha diverse caratteristiche innovative rispetto agli attuali: "uno degli aspetti principali è che permette di ridurre da quattro a tre il numero di stadi del vettore Vega", ha spiegato all'ANSA il direttore tecnico di Avio, Paolo Bellomi, uno dei papà del nuovo motore. "Gli ultimi due stadi, infatti, diventeranno uno solo, con una notevole riduzione dei costi", ha aggiunto. Il motore M10 è nuovo anche nel modo in cui è realizzato: "si tratta del primo motore fatto con un unico materiale, una superlega di nichel, e in un unico pezzo stampato in 3D con tecnologie innovative", ha detto ancora Bellomi. Un altro vantaggio di questa tecnologia è la sua efficienza. "Il motore M10 non usa propellenti tossici, come l'idrazina, e soprattutto - ha concluso Bellomi - può essere acceso e spento più volte, consentendo di liberare più satelliti su orbite diverse nel corso della stessa missione".









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