HOCKEY EBEL

Bolzano, c’è Dennis Robertson difensore che ha sfiorato la Nhl 

Dopo Spinozzi, l’a.d. Dieter Knoll rinforza il reparto arretrato con il 28enne terzino canadese, reduce da ottime stagioni nell’American Hockey League: con i Charlotte Checkers ha appena vinto la Calder Cup


Thomas Laconi


BOLZANO. Il Bolzano torna a battere un colpo, il primo di un mese di luglio nel quale Dieter Knoll dovrà chiudere giocoforza tutte le operazioni in entrata, per ripartire senza intoppi il 16 agosto, data dell’inizio della preparazione nel buen retiro di Corvara. I biancorossi puntellano la difesa con il secondo innesto, dopo quello di Spinozzi. Al Palaonda arriva il roccioso terzino canadese Dennis Robertson, 28enne nativo della Columbia Britannica.

Ha vinto la Calder Cup (Ahl)

Il nuovo difensore del Bolzano sarà alla prima esperienza europea, dopo aver vinto qualche mese fa la Calder Cup in American Hockey League con i Charlotte Checkers. Un colpo molto interessante, se si guardano le stats di Robertson, le cui caratteristiche, e in molti lo sperano, lasciano intravedere un paragone eccellente con Mat Clark, ex difensore dei Foxes campione Ebel nel 2014, uno dei terzini più solidi visti nel capoluogo negli ultimi anni. Knoll, intanto, va sul sicuro, pescando dal campionato anticamera della Nhl, nel quale chi non riesce nel salto nella Nationa Hockey League, spesso, decide, anche alla soglia dei 30 anni, di tentare l’avventura nel Vecchio Continente.

Numeri eccellenti

Robertson (185 centimetri per 98 chilogrammi) è un giocatore fisico, che ha mancato per poco l’approdo in Nhl. Gran lavoratore e lottatore, può garantire un’ottima costanza nelle prestazioni. Dotato di un buon tiro, di uno spiccato senso della posizione e di un buon primo passaggio, potrà eccellere non solo nel penalty killing, ma anche nel powerplay. Dopo le giovanili in Canada, si fa notare in Ncaa con la Brown University, con prestazioni che nel 2011 gli valgono il draft in Nhl con i Toronto Maple Leafs, come 173esima totale al sesto turno. Non riuscirà però a calcare i ghiacci della massima lega nordamericana e dopo altri tre anni in Ncaa, nella quale riveste anche il ruolo di capitano, nel 2014 sbarca definitivamente in Ahl, sponda Charlotte Checkers, farm team dei Carolina Hurricanes: ad eccezione di una parte della stagione 2015/16, giocata tra le fila dei Rockford IceHogs, resterà fedele alla maglia dei Checkers fino a quest’ultima stagione, quando contribuisce alla conquista della Calder Cup ottenuta – dopo il primo posto in Western Conference – grazie al 4 a 1 nella serie di finale contro i Chicago Wolves. In totale Robertson vanta uno score di 66 punti in 290 partite di Ahl (18 goal e 48 assist).

«Bolzano piazza vincente»

Il nuovo difensore del Bolzano è già proiettato verso la nuova esperienza al Palaonda. «Il trasferimento in Europa rappresenta per me una grande opportunità – spiega il nuovo terzino biancorosso – ho scelto di venire qui per mettermi alla prova, dopo aver sentito grandi cose da ex compagni che hanno militato tra le fila dei Foxes: so che giocherò in una squadra sempre competitiva, capace di puntare alla vittoria finale. In Nordamerica mi sono distinto per essere un difensore fisico ma, grazie alla pista più grande, potrò dare sfoggio di altre mie caratteristiche, sia in fase offensiva che in quella difensiva. Ho provato a inseguire il sogno Nhl negli ultimi anni, ma anche se è svanito so che potrò fare grandi cose nell’hockey europeo e lo dimostrerò».

Il nodo italiani

Sul fronte giocatori italiani, Knoll sta ancora valutando diverse opzioni, calcolatrice alla mano. Già, perché per non superare la fatidica soglia dei 60 punti nel sistema della Ebel, il numero uno biancorosso dovrà operare delle scelte precise e forse anche dolorose. Al momento, sicuri di restare sono capitan Bernard, Insam, Deluca e Frigo. Per il resto tutto è ancora da definire. Magari in tempi brevi.













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