formula 1 

Dalla Cina i 2 team leader ripartono col muso

SHANGHAI (Cina). Il grande sorriso di Daniel Ricciardo, poi per il resto solo facce serie e musi lunghi. Alla partenza da Shanghai dopo il Gp della Cina di Formula 1, andato in scena l’altroieri, non...



SHANGHAI (Cina). Il grande sorriso di Daniel Ricciardo, poi per il resto solo facce serie e musi lunghi. Alla partenza da Shanghai dopo il Gp della Cina di Formula 1, andato in scena l’altroieri, non regna l'allegria perché tutti, a eccezione dell'australiano, hanno poco da festeggiare. Da Sebastian Vettel, annunciato trionfatore e ottavo al traguardo, a Lewis Hamilton, che sembra aver dimenticato come si vince, da Max Verstappen, finalmente arrivato all'autocritica, a Kimi Raikkonen, un po’ bistrattato in casa. E poi i boss di Ferrari e Mercedes, sorpresi dall'exploit della Red Bull, frutto di strategia furba ma anche di belle prestazioni che senza l'irruenza dell'olandese avrebbero portato al dominio del podio. Le due settimane fino al prossimo Gp, il 29 aprile a Baku (Azerbaigian), saranno piene di pensieri e di lavoro. La Ferrari è sicuramente in forma, più efficace della rivale Mercedes nel trarre il meglio dall'accoppiata macchina - pneumatici, ma un non abbastanza da potersi permettere un errore, come si è visto ieri nell'undercut che ha permesso a Bottas di strappare a Vettel il primo posto. Sul fronte Mercedes, Bottas ha fatto del suo ma non ha l'istinto del killer, mentre ha impressionato in negativo la prova di Hamilton, mai in grado di tentare alcunché per salire sul podio. «Non siamo più il team più veloce», ha ammesso il britannico, che comunque ha fiducia sulla forza di una scuderia che domina da anni e ha mezzi.

E la Red Bull? Verstappen, il cui talento non collima ancora con i risultati, deve darsi una calmata, dicono tutti. A parole sembra averlo capito. E dovrà farlo in fretta, perché la prova di Ricciardo potrebbe aver convinto il team a dargli più fiducia e sostegno, prima magari di lasciarlo andare altrove. Potrebbero avergli messo gli occhi addosso sia Ferrari sia Mercedes. L'australiano ancora sorride.















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