hockey ebel»ENNESIMA SCONFITTA PER LA SQUADRA DI CURCIO

BOLZANO. Al Palaonda hanno vinto i biancorossi, purtroppo quelli sbagliati. La serata avrebbe dovuto segnare la risalita dei Foxes dalla penultima posizione e invece si è trasformata in un'altra...


di Marco Marangoni


BOLZANO. Al Palaonda hanno vinto i biancorossi, purtroppo quelli sbagliati.

La serata avrebbe dovuto segnare la risalita dei Foxes dalla penultima posizione e invece si è trasformata in un'altra cocente delusione perché ad imporsi sono stati i Red Jackets del Klagenfurt. Insomma, ancora una sconfitta di misura per il Bolzano (la quinta in quindici incontri), ancora tanto amaro e tanta sofferenza sul ghiaccio e sugli spalti.

Una prima parte di Ebel per la truppa di Pat Curcio decisamente stregata. La partita di ieri sera, seguita da 2.800 spettatori (numeri egregi) non è stata bella sotto l’aspetto del gioco e qualche sprazzo di vitalità ha evitato che si trasformasse in una noia. La sconfitta brucia soprattutto per due aspetti fondamentali. Il primo è quello dei portieri, reparto ormai in forte crisi. Simbolico, che deve far pensare a ritornare sul mercato, la sostituzione di Marcel Melichercik con Jacob Smith all’inizio del periodo centrale. Il secondo riguarda la prima linea d'attacco. Ebbene Halmo-Desousa-Petan sembravano dei piccoli fantasmi. Sul ghiaccio non hanno combinato nulla, nessun gol e nessun assist. Davvero poco. Fedeli al motto olimpico dell’Italia Team, «Fuoco sul ghiaccio», ritmo subito scoppiettate.

Qualche pattinata per organizzarsi ed il Bolzano passa in vantaggio. Robin Gartner dalla linea blu sbaglia la mira ma il disco finisce in mezzo trovando, quasi per caso, la spatola della stecca di Mike Angelidis che fredda l’estremo avversario David Madlener. Il gioco è veloce ma anche confuso e a sfruttare la situazione sono i Foxes. Il raddoppio è firmato Travis Oleksuk lesto ad insaccare una corta respinta del goalie carinziano su un precedente tiro di Luca Frigo.

Dopo la partenza decisamente a razzo del Bolzano a metà periodo l’equilibrio s’inverte. I padroni di casa più che cedere non trovano il bandolo della matassa mentre gli ospiti riescono a disegnare triangolazioni redditizie rovesciando addirittura il parziale. Ad inaugurare il tabellino del Kac è Neal, quindi Geier pareggia e nei minuti finali Schumming porta i suoi in vantaggio. Difronte ad una situazione abbastanza paradossale, coach Pat Curcio attua il cambio portiere. Fuori Melichercik, dentro Smith. I biancorossi scendono sul ghiaccio più convinti e i frutti si vedono. Il pareggio è firmato da Dominc Monardo veloce a raccogliere una corta respinta. Il Bolzano sfrutta il guizzo del morale e ritorna in vantaggio. Su un contropiede Austin Smith prima mette a sedere Madlener, poi non fa l’egoista e serve tutto solo Monardo che sigla un prezioso 4 a 3 costringendo la panchina del Klagenfurt al cambio portiere inserendo Tomas Duba al posto di Madlener.

Momento propizio per i Foxes per prendere il largo Purtroppo no. Il secondo pareggio degli austriaci arriva su un tiro sporco dalla blu di Hundertpfund. In avvio di terzo drittel ecco il colpo di quello che si trasformerà poi nel «k.o». Dopo soli 28 secondi la truppa di Walker sigla il quinto gol per mano di Talbot. Un gol pesante che demoralizza e spegne lentamente Egger e compagni. Adesso c'è un fine settimana per riflettere ma soprattutto per preparare la sfida di martedì, sempre al Palaonda, contro la «bestia nera» del Linz che con le sue «ali nere» vola nelle zone alte della classifica (è seconda). Prima della pausa internazionale, dove quasi sicuramente sono attesi tagli e nuovi arrivi nella tana dei Foxes, c’è la delicata «campagna balcanica», prima in Ungheria contro il Fehervar poi a Zagabria con il Medvescak, ieri sera trionfatore sull’Innsbruck, terza potenza della Ebel.

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