GRAZ. Bolzano ha trovato un altro ghiaccio portafortuna. Se ai playoff è facile puntare il navigatore su Salisburgo, in stagione regolare sembra essere il Bunker di Graz il teatro ideale dal quale portare a casa punti pesanti come un macigno. I biancorossi passano 2-1, decide Blunden a metà del secondo drittel, l’uomo della provvidenza, insieme a Irving, colui che ancora una volta ha tenuto in piedi i suoi, riuscendo a confermarsi portiere di un’altra categoria. Eppure, alla fine, e questa è la notizia, si è rivisto un grande Bolzano, anima e cuore, un collettivo, ancora inespresso, che dalla Stiria torna con una botta di fiducia mica da ridere. Tutti promossi i singoli, chiamati ad una reazione dopo la decisione della società di tagliare Jordan Rowley, rimasto a Bolzano e pedina sacrificata per fare posto a Blunden, che nonostante i due mesi di stop, ha dato subito un’impronta importante, caricando i suoi compagni a dovere. I risultati sono stati evidenti. Graz ha spinto, ha messo pressione alla retroguardia biancorossa, ha mostrato di avere numeri e chili per fare strada in questa stagione, ma i campioni Ebel, dopo un lungo periodo di crisi d’identità e anche risultati, sono tornati a vestire i panni della squadra operaia. Risultato? Una vittoria del cuore, la terza di fila, che permette a Bernard e compagni di consolidare il quarto posto, con sette punti sul settimo posto da gestire nelle prossime quattro gare che chiuderanno la regular season.

La cronaca. Coach Suikkanen stravolge il line-up. La prima linea torna all’antico, Blunden ritrova i “gemelli” Findlay e Catenacci, Miceli finisce in quarta, al fianco di Bernard e Frigo, con Frank, a sorpresa, fuori dal line-up, insieme a Schweitzer. Il primo tempo è molto vivace. In tribuna il clima è di festa grazie alla presenza della banda musicale, sul ghiaccio invece, le squadre di fare baldoria non ci pensano nemmeno per un istante. Bolzano parte bene, Insam e Deluca scaldano subito i riflessi di Höneckl. Segnali incoraggianti per gli ospiti, che dopo un palo centrato da Findlay, riescono a trovare la rete del vantaggio. Ingaggio vinto da Crescenzi, Glira apre per Mackenzie, che dalla blu incenerisce la porta austriaca. La gioia del Bolzano dura poco. Graz riordina subito le idee e impatta al minuto dodici con King, abile a deviare da due passi una conclusione di Yellow Horn. I biancorossi soffrono ora, ma il solito monumentale Irving chiude ogni varco. Dall'altra, la truppa di Suikkanen si vede in contropiede, mancando però il colpo decisivo, ancora con Deluca, poi con Bernard, a fil di sirena. Bella sfida in Stiria e biancorossi sul pezzo. Il copione sfornato dagli ospiti prosegue anche nella frazione centrale. Catenacci va ad un millimetro dal 2-1, i Foxes lottano in ogni fazzoletto di ghiaccio, ribattono colpo su colpo alle “carezze” degli avversari e ritrovano una grande prima linea. E proprio il protagonista più atteso, Mike Blunden, decide di metterci lo zampino: gran lavoro di Findlay, che attira il raddoppio della difesa, permettendo al fromboliere di concludere da due passi, bucando la porta di Höneckl. Bolzano torna avanti con merito e ritrova il suo top-scorer, che firma il sigillo numero 14 della sua grande stagione. La gara è ancora lunga, i Foxes però la giocano bene, la interpretano ancora meglio nel terzo drittel, senza mai concedere respiro ai 99ers. Irving è sempre disumano, para di tutto e di più, davanti i biancorossi hanno due chances ghiottissime con Petan e Miceli. Quando Irving stoppa un colpo da pochi centimetri di Loney, si capisce che per i biancorossi il bunker di Graz è ancora foriero di gioie. Un Bolzano così non si vedeva da tempo. Adesso, i playoff sono davvero ad un passo.