L’Italia è infilzata dal Giappone 

Sconfitta a sorpresa. Quella che sembrava una formalità per chiudere al comando il quadrangolare polacco si è rivelata invece una trappola Blue Team scarico in attacco e nonostante il gol iniziale, quando i «samurai» cambiano ritmo nel secondo e terzo tempo, c’è il crollo: 1 a 4


Thomas Laconi


Danzica (polonia). Harakiri azzurro. Proprio a un passo dalla fatidica linea del traguardo. L'Italia di coach Clayton Beddoes perde la chance di conquistare l'Euro Ice Hockey Challenge di Danzica, nell’ultima sfida, quella di ieri pomeriggio, contro il Giappone. Azzurri in vantaggio nel primo tempo con Ivan Deluca, poi raggiunti e superati dai «Samurai» che si impongono 4-1. Per il Blue Team la classica giornata no, figlia anche di una stanchezza che si è fatta sentire e che ha spento alla lunga le velleità azzurre di portarsi a casa la terza vittoria di fila in questa rassegna e dunque il quadrangolare nella sua interezza.

Finisce dunque con un ko la prima operazione in vista dei Mondiali Top Division in programma il prossimo maggio in Svizzera. L'Italia chiude il torneo al secondo posto con 5 punti, dietro all'Ungheria (7) e davanti a Polonia e Giappone (3). È andata così, ma il il lungo fine settimana finisce con un pizzico di delusione, considerando anche che a Larkin e compagni sarebbe bastato un solo punto per chiudere la tre giorni davanti a tutti.

Italia rimaneggiata.

Beddoes decide di cambiare volto alla Nazionale, rispetto alla vittoria contro la Plonia e lascia a riposo Larkin, Lambacher, Frigo, Glira e Bardaro. Dopo un inizio di studio gli azzurri iniziano a macinare bene ghiaccio, da metà primo tempo in avanti. Buone occasioni per Gander e Deluca, il gol è nell’aria e lo sigla ancora Deluca (secondo gol del torneo) in superiorità numerica su assist di Lacedelli. Il match sembra in discesa per l’Italia, che però nella fase centrale del secondo tempo accusa qualche minuto di black-out che costa carissimo. Bernard deve prima salvare due volte di fila su un avversario lanciato solo verso la gabbia, poi deve inchinarsi alle due reti di Suzuki e Takahashi nel breve volgere di 36 secondi. L’uno-due manda al tappeto il Blue Team, che nel terzo tempo prova a reagire di orgoglio, carattere e volontà. A passare, però, è ancora il Giappone in power-play. Sotto di due gol Hochkofler in mischia sembra poter dare la scossa, ma la rete viene annullata dopo la prova-video. I titoli di coda scorrono con l’1-4 di pregevole fattura confezionato da Sato che chiude una giornata difficile per la nostra Nazionale, cominciata bene, proseguita male e conclusa con un ko che non deve comunque preoccupare. Con l'Italia al completo e il rientro di alcune pedine assenti nella trasferta polacca (vedi Morini, Diego Kostner e Joachim Ramoser) ci sarà tempo e modo di preparare al meglio l'assalto verso la seconda salvezza di fila nell'elite dell'hockey mondiale.

Beddoes comunque positivo.

Il coach della Nazionale riparte soprattutto dalle buone indicazioni al termine della trasferta di Danzica. Il bilancio è positivo, ma ovviamente ci sarà da lavorare in vista della rassegna Top Division in programma tra sette mesi in Svizzera. «Complessivamente sono soddisfatto di questo weekend – commenta il coach azzurro Beddoes – ci sono alcuni aspetti ovviamente da migliorare, ma ho visto una squadra giovane e con grande carattere, come dimostrato soprattutto nel successo in rimonta contro l’Ungheria. Per quanto riguarda la sconfitta di oggi (ieri per chi legge, ndr), la differenza l’hanni fatta le qualità tecniche individuali dei giocatori giapponesi: i ragazzi hanno cercato e trovato molto la porta, ma non siamo riusciti a segnare quelle reti che ci avrebbero permesso di vincere. Il secondo posto, ad ogni modo, rimane un risultato positivo dal quale dobbiamo ripartire nel raduno di febbraio per prepararci al meglio ai Mondiali di maggio».

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