Taekwondo

La famiglia Zadra sale tutta sul podio

Alexander argento ed Emanuel bronzo in Coppa del Mondo, papà Markus e mamma Karin oro nella categoria Master


di Matteo Igini


BOLZANO. Una famiglia sul podio. È la famiglia Zadra, che nel taekwondo continua a mettere tutti al tappeto. Papà Markus, mamma Karin e i figli Alexander ed Emanuel sono infatti andati tutti a medaglia. E chi l'avrebbe detto che proprio tutti assieme potessero raggiungere un simile risultato? Ma il talento, in casa Zadra, non manca. Markus, pluricampione internazionale di kickboxing, l'ha trasmesso ai figli, che si sono dati al taekwondo con grandi risultati, imitando proprio il padre. "Bisogna credere in quello che si fa e farlo con passione oltre ad essere in grado, in ogni momento, di sacrificare quello che si è per quello che si vuole diventare", dice Zadra senior. In Lussemburgo, in occasione della tappa di Coppa del Mondo G1, hanno fatto grandi cose. Alexander Zadra, che gareggia sotto età, ha conquistato uno splendido argento nella categoria Junior Under 17 - 78 kg. Il 14enne altoatesino, dopo sei mesi passati praticamente ai box a causa di un infortunio, è tornato in grande stile e con tanti sacrifici è tornato al vertice.

Ha perso solo la finale contro il turco Emre Carpan, che il giovane di Cortaccia aveva già sconfitto un anno fa al Golden Point in Germania. Emanuel Zadra, invece, ha portato a casa un bel bronzo tra gli Under 17 -73 kg. Emanuel si mette così ancora una volta in evidenza con una prestazione convincente in un evento importante, che ha visto la partecipazione di 600 tra i migliori atleti del mondo, tra i quali spiccavano anche i fuoriclasse cinesi. A completare il bel quadretto famigliare ci hanno pensato poi Markus Zadra e Karin Negri, anche loro, ovviamente, portacolori dell'ASD Zadra-fightin/rothoblaas. Entrambi hanno vinto la medaglia d'oro ai primi Campionati europei ufficiali dell'ETU nel taekwondo olimpico dei Master, che hanno visto al via i migliori atleti. Tra questi c'era anche un vincitore delle Olimpiadi di Sidney. Karin, già campionessa del World Master Games del 2013, ha trovato la strada spianata nella categoria +67 kg, visto che l'atleta della nazionale danese, anche lei favorita al pari dell'altoatesina, all'ultimo è riuscita a scendere di classe.

E così per entrambe la vittoria non è mai stata in discussione. Per Markus Zadra la vittoria è stata più sudata. Nella categoria olimpica +80 kg, il pronostico non era per lui, visto che già nel primo incontro di qualificazione se l'è dovuta vedere con il favorito, ovvero il tedesco Michael Meyer.

Già campione dei World Master Games, Meyer aveva battuto un anno fa proprio Zadra in una gara internazionale tenutasi in Germania. Questa volta, però, Zadra si è rifatto, con gli interessi, e ha strappato la vittoria al tedesco per 11-9, dopo tre round davvero massacranti. Poi, ha trovato sulla sua strada un altro osso duro come Orts Munoz Miguel, ex nazionale spagnolo. Anche qui l'altoatesino ha dovuto soffrire fino all'ultimo, spuntandola proprio all'ultimo minuto del terzo round grazie a una strategia audace che gli ha permesso di rompere l'equilibrio e vincere 7-5. In finale, tutti si aspettavano il forte turco Ali Can, che invece è stato fermato a sorpresa da un atleta danese, a sua volta eliminato dallo spagnolo Medina Rodriguez Carmel. E così in finale c'è stato un altro Italia-Spagna. Lo spagnolo, fisicamente una roccia, è partito all'attacco, ma Zadra, forte della sua immensa esperienza, ha giocato alla grande tutte le sue carte e con una strategia impeccabile ha messo in grossa difficoltà il rivale.

L'iberico ha subito il contrattacco micidiale dell'altoatesino, che tra gli applausi è andato a prendersi con un bel 12-7 il titolo europeo. A coronare un evento già monumentale ci ha pensato poi anche Wolfgang Schullian, sempre dell'ASD Zadra-fighting/rothoblaas, che nella categoria -68 kg ha centrato una bellissima medaglia d'argento arrendendosi solo in finale all'ottimo spagnolo Arrondo Chueca Mikel, già vincitore dei World Masters Games 2013. Infine, è arrivato anche l'ottimo quinto posto di Rene Calliari, battuto per un'ammonizione dal forte croato Miler Hrovje, che poi sarebbe andato a prendersi il bronzo.

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