La Juve fa il minimo, Roma e Napoli tengono le distanze

Bianconeri vincenti con Cuadrado in casa della Sampdoria Per i partenopei 3 gol a Empoli, giallorossi agili sul Sassuolo



GENOVA. C'è tempo per pensare al Barça. La Juve gioca a «Marassi» col dente avvelenato, sblocca con Cuadrado poi lentamente cede terreno, la Samp sfiora il pari senza raggiungerlo. E così mister Allegri (alla fine adirato per il cedimento alla distanza) mette un altro mattoncino per il sesto scudetto consecutivo. Questo nonostante fra le prime inseguitrici non si ceda di un passo: nel posticipo la Roma, in casa opposta al Sassuolo, è passata agilmente per 3 a 1 e nella sfida dell’ora di pranzo il Napoli si è imposto a Empoli con super Insigne, ma ha rischiato alla fine di farsi rimontare tre gol dai toscani. Si ferma a Cagliari invece la Lazio che perde terreno nella corsa Champions patendo la giornata incolore di Immobile, mentre nella volata per l'Europa League torna competitiva l'Atalanta che ha facile gioco di un dimesso Pescara, agguanta l'Inter e si porta a due punti dalla Lazio. Kalinic all'ultimo respiro porta alla vittoria la Fiorentina a Crotone mentre il Bologna strapazza il Chievo in rimonta con super Dzemaili. Nel posticipo delle 18, Udinese - Palermo, i friulani ne hanno rifilati quatto ai rosanero che sembrano ormai senza speranza.

Nel dettaglio, la Juve non conosce distrazioni, entra in campo concentrata e mette sotto la Sampdoria. Higuain tira da tutte le posizioni ma il vantaggio lo confeziona subito Cuadrado con un colpo di testa da consumato centravanti. La Samp nella ripresa alza la testa, crea qualche occasione, Giampaolo prova la carta Schick e la Samp mette in difficoltà i campioni che si salvano con mestiere e un po’ di affanno.

Sarri non ama gli anticipi dell’ora di pranzo («io lo dico che a me fa schifo giocare a quest’ora, gli altri no») ma il Napoli rischia di stravincere per poi temere la rimonta. Emozioni a raffica a Empoli dove i partenopei non avevano mai vinto e invece nei primi 45' danno spettacolo con due rigori (uno sbagliato e uno segnato) e tre gol con Insigne protagonista e Mertens autore del gol n. 20. Poi verso la fine toscani trasformati che mettono pressione agli ospiti sfiorando un clamoroso pareggio. Ma fin quando non si distrae il Napoli è la solita squadra spumeggiante.

La Lazio gioca nella solita maniera autoritaria in trasferta ma il Cagliari non si fa incantare dalle giocate armoniche dei talenti di Inzaghi: i sardi si difendono con calma e al resto pensa Rafael con alcuni interventi decisivi.

L'Atalanta esce dal trauma di San Siro e riprende lena grazie a un Pescara che Zeman non riesce a scuotere. Bergamaschi un po’ imballati all'inizio ma basta il gol di Gomez per dare sicurezza alla squadra di Gasperini che dilaga nella ripresa con Grassi e ancora Gomez e riparte con l'obiettivo Europa League a portata di mano.

Fiorentina sprecona a Crotone fino al 90': la gara la sbloccano un assist al bacio di Saponara e un cucchiaio di Kalinic.

Dopo quattro ko consecutivi il Bologna si riscatta rimontando il Chievo che era andato in vantaggio.













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