La Juventus questa volta va in Barça

Mentre solo un grande Alisson permette alla Roma di uscire imbattuta dalla sfida con l’Atletico Madrid



La Juve torna in Europa dopo la sfortunata finale di Cardiff e i risultati non cambiano. I bianconeri di Allegri perdono infatti nettamente al Neu Camp contro il Barcellona, orfano di Neymar, ma trascinato da un Messi d’annata. La Juventus parte con una difesa molto alta e aggressiva soprattutto su Messi, con il Barcellona che prova a farsi pericoloso con la velocità di Dembelè, ma la prima azione da rete la crea De Sciglio, che di sinistro fa partire un buon tiro che però si spegne a lato. Il Barca fa possesso palla, ma è ancora la Juve a farsi pericolosa, prima in contropiede con Dybala che però è troppo scolastico nella conclusione e poi con una conclusione da fuori di Pjanic sulla quale Ter Stegen parà in due tempi. Ci vuole un grandissimo Buffon invece, bravo ad uscire dall’area in anticipo di petto, per rimediare ad un pericoloso contropiede subito dai bianconeri al quarto d’ora. Il portiere della Nazionale è bravo anche sugli sviluppi di una punizione battuta da Messi, quando sulla ribattuta Suarez tira a botta sicura, ma il numero uno bianconero gli dice di no. Molto bene anche l’esordio dell’argentino Betancur, il quale riesce anche a farsi pericoloso al 24’, ma la sua conclusione finisce in corner. La Juventus piace nella prima frazione di gioco, soprattutto nella sua capacità di spezzare il possesso palla casalingo con dei break molto pericolosi. Nel finale di tempo un clamoroso errore di De Sciglio regala una palla d’oro Dembele, il quale però da posizione favorevole si fa deviare in angolo la conclusione. All’ultimo minuto di un primo tempo giocato con grande personalità però, la Juventus subisce la rete dello svantaggio: splendido duetto Messi-Suarez-Messi, con il campione argentino che è bravo a chiudere con un preciso diagonale alla sinistra di Buffon. Il secondo tempo si apre con la Juve alla ricerca del pareggio con Dybala, ma il suo tiro è fuori misura. La Juve tiene sul piano del gioco, ma la qualità di Messi è immensa e dopo appena 7 minuti colpisce un clamoroso palo a Buffon battuto su assist di Inesta. Il raddoppio arriva al 10’, quando un errore di Benatia mette il turbo al solito Messi, discesa sulla destra e salvataggio sulla linea di Sturaro, ma Rakitic è ben piazzato per realizzare una sorta di rigore in movimento. La Juve deraglia e subisce al 70’ la terza rete da parte della Pulce Messi alla sua rete numero 515 in carriera, al termine di una splendida azione personale. Nel finale gli uomini di Allegri provano a ridurre le distanze con Dybala e Bernardeschi, ma con poca fortuna.

Un pari senza reti che vale oro per la Roma. Il debutto nella fase a gironi della Champions League esalta il valore di Alisson, il migliore in campo, e porta ai giallorossi uno 0-0 che non rispecchia quanto visto in campo: l’Atletico Madrid è apparso ancora di un altro livello, ha sprecato tante ghiotte occasioni fino al palo nel recupero di Saul. Però la Roma ha saputo sempre tenersi a galla nei momenti più duri, dimostrando di poter crescere ancora, soprattutto in difesa, dove Di Francesco ha anche fatto vedere di essere un tecnico elastico.













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