«Ma che osso duro è stato Gardener» 

Martin Stofner: «Una giornata speciale». La Felderer: «Una vittoria inaspettata»



TESERO (Trento). Sono increduli Martin Stofner e Annelise Felderer sul traguardo di Tesero, dopo aver trionfato nella tredicesima edizione della Stava Mountain Race. Con una lista partenti di così alto livello non pensavano di salire sul gradino più alto, ed invece hanno lasciato il segno. Primo fra tutti il vincitore Martin Stofner: «Per me è stata una giornata speciale. Ci tenevo particolarmente a vincere dopo i piazzamenti delle ultime gare e tutto è girato alla perfezione. Sono davvero soddisfatto: in gara ho trovato un osso duro come Stefano Gardener, non è stato semplice ma oggi volevo vincere a tutti i costi».

Al settimo cielo l’atleta di casa Stefano Gardener: «Da teserano sono molto legato a questi sentieri e a queste montagne: per me è una gara particolare e mai mi sarei aspettato di poter addirittura duellare per la vittoria. Ho voluto spingere a fondo nella parte iniziale e transitare per primo sul Cornon, poi naturalmente Stofner si è rifatto sotto, ma il secondo posto è quanto di meglio avrei potuto sognare».

Soddisfatto a metà invece Gil Pintarelli, terzo classificato: «Sono contento del mio terzo posto, anche perchè Martin Stofner era assolutamente imbattibile. Ho provato a tenere il suo ritmo e quello di Gardener ma poi mi sono sfilato: il podio è comunque un grande risultato, il mio migliore piazzamento alla Stava Mountain Race e mi sento di fare i complimenti agli organizzatori per il nuovo tracciato, sicuramente eccezionale».

Sono dichiarazioni con un pizzico di stupore quelle della vincitrice Annelise Felderer: «Sono davvero sorpresa di questa vittoria, non me l’aspettavo di poter dire la mia di fronte a tante avversarie di valore. Ho mantenuto il mio passo e quando ho visto di essere rimasta da sola, ho semplicemente proseguito: è stata una gara dura ma bellissima, in una giornata calda. Complimenti agli organizzatori, davvero».

Sorridente e felice per il podio anche Stephanie Jimenez: «Negli ultimi mesi non ho potuto allenarmi a fondo e quindi restare sul podio dopo la vittoria dello scorso anno è per me un risultato eccezionale. Torno sempre con piacere alla Stava Mountain Race e quando ho visto Annelise prendere il largo ho capito che non ci sarebbe stata alcuna possibilità di tenerne la scia».

In conclusione il pensiero del direttore tecnico dell’evento Massimo Dondio: «Finalmente il meteo ci ha consentito di completare integralmente il nuovo percorso di gara, che è piaciuto a tutti i concorrenti. Quest’anno è stata un’edizione con una starting list di assoluto livello ed anche l’aspetto internazionalità è elevato. Siamo davvero soddisfatti, un po’ meno per i numeri. E non riusciamo a capire il motivo. Il bilancio è comunque positivo, grazie soprattutto allo staff dell’Us Cornacci che ha curato in maniera professionistica tutti i dettagli».













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