Soddisfazioni soltanto dalla maratona 

Medaglia di bronzo per Yassine Rachik, oro per la squadra maschile e argento per quella femminile


di Marco Marangoni


BERLINO. Il quarto bronzo, l’ultima medaglia, della collezione italiana agli Europei di Berlino è quello di Yassine Rachik in maratona. L’atletica leggera “made in Italy” conclude il medagliere anche con un oro ed un argento sempre in maratona rispettivamente con la squadra maschile e quella femminile. Per i colori azzurri è stata una rassegna in chiaro-scuro tra sorprese e più d’una delusione. Antonella Palmisano conferma la tradizione della marcia ma in chiave Tokyo 2020 c’è da investire. Soddisfazioni, e anche belle, sono arrivate dal mezzofondo prolungato. Grande merito del trentino Yeman Crippa, un po’ l’uomo dei Campionati in casa Italia, eccellente bronzo sui 10.000 e ottimo quarto ad un soffio dal podio sui 5000. Riaggiornata la tradizione delle siepi con Yohanes Chiappinelli bravo a centrare il bronzo.

Gara condotta tatticamente molto bene per Rachik che coglie un terzo posto difeso per tutta la gara restando incollato al gruppetto di testa. Il 25enne bergamasco originario della periferia di Casablanca ha colto anche il nuovo record personale sui 42,195 chilometri, 2 ore 12’09 per oltre un minuto di miglioramento. Alle spalle del portacolori dell’Atletica Casone Noceto, brillante quinto Eyob Faniel in 2 ore 12’43. Nel successo per Nazioni davanti a Spagna e Austria si rivela fondamentale anche il risultato di Stefano La Rosa, dodicesimo (2h15’57). Oro al sorprendente belga Koen Naert (2h09’51), argento per lo svizzero Tadesse Abraham (2h11’24) nel giorno del 36esimo. Per la maratona azzurra al maschile quella di Yassine l’undicesima medaglia, la terza di bronzo dopo Aurelio Genghini (1934) e Vincenzo Modica (1998). Nella storia anche cinque ori per merito di, Gelindo Bordin (1986, 1990), Stefano Baldini (1998, 2006) e Daniele Meucci (2014) e tre argenti con Orlando Pizzolato (1986), Gianni Poli (1990) e Danilo Goffi (1998).

A confezionare l’argento a squadre al femminile Sara Dossena, sesta (2h27:53), Catherine Bertone, ottava (2h30’06) e Fatna Maraoui, quattordicesima (2h34’48). Dopo aver perso sangue da naso nelle battute iniziali, oro alla bielorussa Volha Mazuronak (2h26’22).

Note dolenti dalla staffetta veloce maschile italiana, squalificata in batteria. Il patatrac al secondo cambio: il testimone fa fatica a lasciare la mano di Faustino Desalu per farsi agguantare da quella di Davide Manenti. Ai giudici non sfugge nulla. L’Europeo di Berlino per l’Italia si conclude con l’insignificante settimo posto della 4x100 femminile vinta dalla britanniche mentre a livello assoluto col record mondiale juniores nell’asta (6,05) del talento svedese Armand Duplantis.













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