Trento. Pioggia, temporali e grandine hanno caratterizzato il finale della tappa regina (la settima) del Giro del Delfinato, che ha incoronato vincitore Wout Poels e consegnato le insegne del primato al danese Jakob Fuglsang. Nel finale della tappa, caratterizzata da una salita di 19 km al 7% di pendenza media, si è visto anche il noneso Gianni Moscon, che è apparso in crescita. Nelle battute iniziali dell’erta conclusiva, il corridore di Livo in forza al Team Ineos è riuscito a sganciarsi dal gruppo e a riportarsi sul drappello di testa che comandava la corsa, ma non è riuscito a tenere il ritmo dei migliori nei chilometri conclusivi, caratterizzati da una continua serie di attacchi. Quello più convinto ed efficace è stato portato da Buchmann (Bora Hansgrohe) e Fuglsang (Astana). I due, però, hanno dovuto fare i conti con Wout Poels (Ineos), che a 250 metri dall’arrivo li ha ripresi e superati di slancio.

Fuglsang ha chiuso secondo, Buchmann terzo, con il danese che ha strappato la maglia di leader ad Adam Yates, sesto a 10” e ora staccato di 8” dal portacolori dell’Astana. Terzo a 20” è Van Garderen, con Buchmann quarto a 21”. Tra i big poco brillanti Quintana e Porte, che hanno pagato 46” di ritardo. Oggi l’ultima tappa, di appena 113,5 km ma impegnativa. L.F.