Chef italiano festeggia terza stella Michelin in Francia



ROMA - Parla anche italiano l'olimpo della guida Michelin France presentata oggi a Parigi. A festeggiare tre stelle, massimo riconoscimento della prestigiosa 'Rossa', è Mauro Colagreco, chef e patron del Mirazur. Intanto i rumors parlano di strage di stelle, con un taglio netto degli ambitissimi riconoscimenti per i grandi chef. Tra questi la prima vittima eccellente è una star: Marc Veyrat ha perso la terza stella e non manca di esprimere la sua ''profonda delusione per la del tutto incomprensibile destituzione. Ciononostante resterò combattivo alla guida della mia squadra''. Mentre la cucina francese è uscita a testa alta dalla selezione ristoranti Bib Gourmand 2019, che ha selezionato 67 nuovi indirizzi. "I Bib Gourmand sono riusciti a sedurre i nostri ispettori, in virtù di una cucina diversificata e che valorizza i prodotti locali, dando voce ad una Francia gourmet e gourmand, aperta ed accessibile a tutti" sottolinea Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale delle Guide Michelin. La posizione unica del ristorante Mirazur (sul confine franco-italiano con vista su Mentone e sulla Costa Azzurra, e le Alpi Marittime alle spalle) si riflette nel menu per l'abbondanza di pescato, verdure, erbe e la frutta dai giardini e dell'orto del ristorante, così come influiscono i mercati giornalieri di Mentone e Ventimiglia. Una ventata di freschezza che ha portato alla scalata delle stelle dal 2006 ad oggi e alla conquista del titolo du "Chevalier de l'Ordre National du Mérite", uno dei massimi riconoscimenti civili accordati dalla Repubblica francese. "Come posso esprimere emozioni e gratitudine - commenta Colagreco - così travolgenti. Gratitudine in primo luogo verso la mia squadra per la dedizione nel corso degli anni; gratitudine verso la mia famiglia, per il loro sacrificio e sostegno; gratitudine verso i nostri fedeli ospiti per il loro continuo sostegno; gratitudine verso i nostri fornitori locali che ci forniscono i migliori prodotti della regione; gratitudine verso Michelin e la loro guida per riconoscere il nostro lavoro sin dall'inizio; e infine gratitudine verso la Francia - un paese in cui ho scelto di esprimermi, che mi ha adottato, trasmettendo i suoi valori di "Libertà, uguaglianza, fraternità". 









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