Mapplethorpe superstar al Guggenheim



NEW YORK - Robert Mapplethorpe superstar al Guggenheim sulla Quinta Strada: il leggendario enfant terrible della New York anni Settanta e' il protagonista assoluto di una mostra che ne celebra l'opera, anche quella piu' trasgressiva, a 30 anni dalla morte.    "Sara' condannato e adorato. Ma alla fine la verita' sara' riscoperta nel suo lavoro, l'opera corporea di un artista", aveva scritto Patti Smith dell'ex compagno del Chelsea Hotel e poi amico fino alla morte il 9 marzo 1989 per complicazioni dell'Aids a 42 anni. La Smith e' stata, con la culturista Lisa Lyons e la gia' allora mitica Louise Bourgeois, una delle poche donne che Mapplethorpe aveva fotografato: l'obiettivo della sua Hasselblad preferiva posarsi sui corpi scultorei di maschi afro-americani o su fiori dall'alta carica sessuale. La mostra del Guggenheim, "Implicit Tension" e' in due parti: la prima fino al 10 luglio e' una antologia che include gli scatti piu' controversi, la seconda ne raccoglie il testimone con un focus sull'influenza su artisti









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