>ANSA-BOX/ Eni nel progetto gnl in Qatar. 'Avremo più gas'



(ANSA) - ROMA, 19 GIU - Eni entra nel più grande progetto al mondo di gas naturale liquefatto in Qatar. La società italiana è stata selezionata da QatarEnergy come nuovo partner internazionale per l'espansione del progetto North Field East nel paese del Golfo. Un risultato che costituisce per l'azienda un nuovo passo avanti nella strategia di diversificazione, ma che in questo momento di emergenza sul fronte del gas rappresenta anche la possibilità di "dare un aiuto ulteriore - come evidenzia l'Ad Claudio Descalzi - in termini di maggiori disponibilità di gas sul mercato".

L'accordo di partnership - firmato da Descalzi con il ministro per gli Affari Energetici, presidente e Ad di QatarEnergy, Saad Sherida Al-Kaabi - prevede la creazione della nuova joint venture, con QatarEnergy al 75% e Eni al 25%. La joint venture a sua volta deterrà il 12,5% dell'intero progetto North Field East, di cui fanno parte 4 mega treni gnl con una capacità combinata di liquefazione di 32 milioni di tonnellate l'anno. Il progetto consentirà di aumentare la capacità di esportazione di gnl del Qatar dagli attuali 77 milioni a 110 milioni di tonnellate l'anno. Con un investimento di 28,75 miliardi di dollari, il progetto dovrebbe entrare in produzione entro fine 2025 e impiegherà tecnologie e processi all'avanguardia per minimizzare l'impronta carbonica complessiva.

L'accordo, che segna il completamento di un processo competitivo iniziato nel 2019, ha una durata di 27 anni e costituisce per Eni una mossa strategica, rafforzando la presenza in Medio Oriente del Cane a Sei Zampe, che ottiene l'accesso a un produttore di gnl leader a livello globale, con riserve di gas naturale tra le più grandi al mondo. Un accordo cui Eni lavorava da da diversi anni e la cui finalizzazione, ha evidenziato Descalzi, è arrivata "anche grazie al supporto del governo". La joint venture si inquadra infatti anche nel rafforzamento della partnership tra Italia e Qatar, frutto della tela tessuta in questi mesi dal premier Mario Draghi e dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

"Questo accordo è una significativa pietra miliare per Eni e si inserisce nel nostro obiettivo di diversificazione verso fonti energetiche più pulite e affidabili, in linea con la nostra strategia di decarbonizzazione", ha spiegato Descalzi, evidenziando anche la valenza più ampia dell'operazione: "Stiamo entrando in un progetto importante per il rafforzamento della sicurezza energetica globale, che assume particolare rilevanza nella fase storica che stiamo vivendo". (ANSA).









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