Economia circolare, la Regione Toscana avvia i tavoli tecnici



Quotidiano Energia - Ciclo integrato dei rifiuti urbani e Raee, rifiuti da costruzione e demolizione, fanghi provenienti dalla depurazione delle acque reflue, lapideo e marmo, tessile, pelletteria, cartario, conciario, chimica, siderurgia, orafo. Si tratta di undici settori su cui la Regione Toscana avvierà dei tavoli tecnici dedicati all’economia circolare. È quanto prevede una delibera approvata nell’ultima seduta di Giunta presentata dall’assessore all’Ambiente, Monia Monni, per il quale “la finalità è ridurre la produzione complessiva di rifiuti, aumentare la quota di quelli avviati a riciclo e favorire la chiusura del ciclo produttivo” in Toscana. “Ho voluto fortemente che uno dei miei primi atti fosse la costituzione di questi tavoli, come primo passo concreto per l’attuazione delle buone pratiche di economia circolare, fondamentali e necessarie per la sostenibilità del nostro sistema produttivo”, prosegue l’assessore. “Vorrei anche ricordare che i princìpi dell’economia circolare sono presenti nello Statuto regionale, il quale prevede che la Regione abbia il compito di promuovere le condizioni per uno sviluppo sostenibile, per la soddisfazione dei bisogni della generazione presente e la salvaguardia della vita delle generazioni future. Sono orgogliosa che questi princìpi siano diventati nostro patrimonio grazie a una legge di cui sono stata promotrice nella scorsa legislatura. In questa, nel mio nuovo ruolo di assessore, mi impegnerò per tradurli in atti concreti”.









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