Finanza sostenibile Ue, accordo sul sistema di classificazione



Quotidiano Energia - “Abbiamo raggiunto un compromesso sulla ‘lista verde’, o tassonomia, per le attività economiche verdi, un grande successo durante la Cop 25 e per la nostra strategia per la finanza sostenible”. Il vice-presidente esecutivo per l’Economia e commissario per i Servizi finanziari della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, ha commentato così l’accordo raggiunto ieri sera dalla presidenza finlandese del Consiglio e i negoziatori dell’Europarlamento sulla terza e ultima proposta di regolamento della strategia per la finanza sostenibile, presentata l’anno scorso dall’esecutivo comunitario.
 Dopo gli accordi tra Consiglio e Parlamento sugli indici di riferimento (“benchmark”) che serviranno a misurare “l’impronta ambientale” degli investimenti e sugli obblighi di trasparenza per le società finanziarie, è arrivata adesso l’intesa sul sistema di classificazione (“tassonomia”) che fornirà a imprese e investitori una definizione chiara e univoca delle attività economiche che possono essere considerate ecosostenibili. L’intesa, che dovrà essere approvata mercoledì prossimo dagli ambasciatori dei 28 e quindi dall’Europarlamento, è stata raggiunta superando l’opposizione della Francia, che spingeva per l’inclusione del nucleare tra i settori “verdi”. Il compromesso contiene infatti il principio del “nessun danno”, che escluderà con ogni probabiltià l’atomo quando l’anno prossimo la lista delle attività sostenibili sarà fissata nel dettaglio da una piattaforma di esperti indipendenti. La piattaforma - che sarà costituita da rappresentanti dei mercati finanziari, delle agenzie Ue e dalle ong – avrà anche il compito di monitorare i flussi di capitali verso gli investimenti verdi e fornirà suggerimenti agli Stati membri Ue sulla transizione economica. Secondo indiscrezioni riportate da Transport & Environment, il compromesso raggiunto ieri estende l’ambito del regolamento a tutti gli investimenti ed emissioni di bond, nonché alle società quotate. In aggiunta, al fine di non creare confusione tra i consumatori, sono state differenziate dalle attività “verdi” quelle di “transizione” (che non sono al momento “green” ma tendono a divenirlo) e “abilitanti” (come ad esempio la produzione di acciaio utilizzato per la realizzazione di linee ferroviarie).  









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