Greenpeace,per la Ue politica energetica italiana inadeguata



(ANSA) - ROMA, 18 GIU - "La Commissione europea ha messo nero su bianco che la direzione presa dall'Italia non è adeguata a contrastare i cambiamenti climatici. In particolare, come scritto chiaramente, la centralità data al gas nel piano presentato dall'Italia è in contraddizione con gli obiettivi di decarbonizzazione, ovvero la riduzione della CO2". Lo scrive in un comunicato Luca Iacoboni, responsabile della campagna energia e clima di Greenpeace Italia, commentando le raccomandazioni della Commissione Europea sul Piano Nazionale Integrato Energia e Clima presentato dal governo Conte. Greenpeace critica "la scelta dell'Italia di voler puntare in modo importante sul gas, con enormi investimenti previsti per nuove infrastrutture da destinare nel nostro Paese a questa fonte inquinante". L'organizzazione ambientalista critica inoltre "la scarsa ambizione sull'obiettivo legato alle rinnovabili, in particolare quelle elettriche". "L'obiettivo relativo alle rinnovabili è appena al di sopra di quello europeo -, continua Iacoboni -. Ma il governo non tiene conto che questo target comunitario verrà presto rivisto al rialzo, e l'Italia si troverà presto dunque in una situazione inadeguata. Si prevede invece un sostegno ai combustibili fossili, tramite il meccanismo del capacity market, che il governo sta cercando di approvare proprio in questi giorni. Uno strumento che avrà un costo probabilmente superiore al miliardo di euro ogni anno e i cui effetti, anche a detta della Commissione, non sono chiari sul prezzo dell'elettricità e, dunque, per le tasche dei cittadini". (ANSA).









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