La crescita del mercato Gnl



e7, il settimanale di Quotidiano Energia - “Per gli importatori di Gnl gli accordi a lungo termine e la flessibilità di destinazione rimangono fondamentali”. Con queste parole Jean-Marie Dauger, presidente di The International Group of Liquefied Natural Gas Importers (GiiGnl), apre il report 2019 dell’associazione. Rilevanti i dati contenuti nella pubblicazione. Nello scorso anno le importazioni di Gnl hanno raggiunto i 313,8 milioni di tonnellate (+8,7% sul 2017), movimentate da 42 Paesi importatori (nel 2018 sono entrati Bangladesh e Panama) e 20 esportatori (il Cameroon è la novità dello scorso anno). Più nel dettaglio, il 76% della domanda arriva dall’Asia, mentre 10 sono i nuovi terminali di rigassificazione entrati in esercizio, per un totale di capacità mondiale di 868 Mtpa, contro i 406 Mtpa di liquefazione. Il principale importatore di Gnl nel 2018 è l’area asiatica (76%) con Giappone, Cina e Corea del Sud in testa. In Europa l’import ha segnato + 6,4%, raggiungendo i 48,9 MT. I dati di Belgio (+1,0 MT) e Paesi Bassi (+1,3 MT) sono aumentati a causa del calo della produzione nazionale e del restringimento dei differenziali di prezzo tra l’Europa nordoccidentale e l’Asia. Al contrario, i volumi di Gnl importati in Spagna sono diminuiti (-1,4 MT), in parte a causa del maggior uso dei gasdotti, ma il Paese resta il primo mercato di destinazione europeo (10,8 MT) davanti alla Turchia (8,3 MT). Per quanto riguarda le navi metaniere che movimentano il Gnl, se ne contano 563 nel mondo.  Nel report trova spazio anche una citazione per il sistema Italia. “Edison costruirà insieme a Petrolifera italorumena (Pir) un deposito di Gnl nel porto di Ravenna. Il sito, che inizierà a operare nel 2021, avrà una capacità di stoccaggio di 20.000 metri cubi e gestirà oltre 1 milione di metri cubi di Gnl l’anno, rendendo questa risorsa disponibile in Italia per alimentare almeno 12.000 camion e fino a 48 traghetti l’anno”. In conclusione, il presidente di GiiGnl sottolinea l’alto potenziale di questa soluzione a livello globale grazie anche agli spazi lasciati aperti dal calo del carbone e del nucleare nel mix energetico di molti Paesi. “In particolare, i benefici ambientali del Gnl e la sua versatilità lo rendono particolarmente interessante come combustibile di destinazione per la generazione di energia termica e per la cogenerazione, così come nell’industria e in una crescente varietà di campi, dal trasporto marittimo a quello su strada”.









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